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Come aprire un’attività – Introduzione

Da idea a start-up: poniamo le basi del progetto

Autore: Giulia Simeoni – Commercialista   

Identificazione e sviluppo di un’idea imprenditoriale costituiscono il fondamento essenziale su cui si costruisce qualsiasi impresa di successo. Questo processo creativo è il punto di partenza cruciale che mette in moto il viaggio imprenditoriale, richiedendo creatività, analisi e una comprensione approfondita delle esigenze del mercato. 

Il primo passo nell’identificazione di un’idea imprenditoriale vincente è spesso ispirato dall’osservazione attenta del contesto circostante. Gli imprenditori devono essere abili osservatori, capaci di individuare opportunità nei cambiamenti del mercato, nelle esigenze insoddisfatte dei consumatori o nelle lacune nel panorama aziendale esistente. 

Una volta individuata un’idea promettente, il successivo passo critico è lo sviluppo e il perfezionamento di questa concezione iniziale. Questa fase richiede una profonda analisi di fattibilità, che comprende la valutazione della domanda di mercato, l’analisi della concorrenza e la definizione di un modello di business finanziariamente sostenibile. Durante questa fase, è essenziale lavorare a stretto contatto con un Commercialista per valutare le implicazioni fiscali e previdenziali delle scelte aziendali e per sviluppare una strategia di crescita solida e giuridicamente coerente.

Il coinvolgimento attivo di un pubblico può svolgere un ruolo chiave nello sviluppo dell’idea imprenditoriale. L’ascolto di feedback e la raccolta delle opinioni dei potenziali clienti forniscono preziose informazioni per rifinire e adattare l’idea iniziale in modo da soddisfare meglio le esigenze del mercato. Inoltre, è importante considerare come le decisioni aziendali influenzeranno la situazione fiscale dell’impresa e pianificare di conseguenza con l’aiuto di un commercialista.

L’aspetto della sostenibilità economica dovrebbe essere al centro dello sviluppo di un’idea imprenditoriale. Considerare l’impatto sociale ed economico dell’attività proposta è essenziale per costruire un’impresa su basi solide ed in sintonia con le aspettative dei soci fondatori e dei collaboratori. In questo contesto, un Commercialista può fornire consulenza su come strutturare l’attività in modo raggiungere più facilmente gli obbiettivi prefissati

Il successo di un’idea imprenditoriale dipende anche dalla capacità dell’imprenditore di affrontare e superare le sfide. L’adattabilità è fondamentale: essere pronti a modificare e migliorare l’idea in risposta ai feedback e alle dinamiche di mercato.

Passaggi chiave per avviare una impresa in Italia

L’avvio di un’impresa richiede una combinazione di inventiva, abilità imprenditoriali e una comprensione approfondita delle dinamiche del settore coinvolto. Di seguito sono elencati i passaggi fondamentali per avviare con successo questa avventura imprenditoriale nel contesto italiano.

Identificazione dell’Idea e immediati stress-test:

Il primo passo cruciale è individuare un’idea imprenditoriale solida e promettente, che risponda anche agli obiettivi di rendimento prefissati. Questo può derivare dall’individuazione di una lacuna nel mercato, dall’introduzione di soluzioni innovative o dalla risoluzione di una sfida esistente. È essenziale avere un’idea chiara e convincente, valutando anche la scalabilità del business, gli indicatori di settore e i profitti mediamente distribuiti dalle aziende comparabili, e l’impegno richiesto dal progetto.

Ricerca di Mercato:

La fase successiva è la ricerca di mercato, che comporta l’analisi della domanda, l’identificazione della concorrenza e la valutazione delle tendenze settoriali. Una comprensione approfondita del mercato aiuta a perfezionare l’idea iniziale e a individuare le opportunità di crescita.

Cosa significa fare ricerca di mercato? Significa lavorare su due livelli:

  1. Prodotto/servizi che voglio vedere e processo di produzione/sivluppo: diventare esperti del settore attraverso studio, incontri con potenziali clienti e fornitori, visita ad aziende comparabili, partecipazione a incontri con associazioni di categoria del settore interessato, etc.
  2. Numerico: rivolgetevi al vostro Commercialista e chiedetegli di valutare insieme i bilanci e i risultati economici di aziende comparabili. Quanti e quali costi hanno, qual è l’EBITDA medio del settore, qual è il fatturato medio per settore nel territorio etc.

Pianificazione Aziendale:

Una solida pianificazione aziendale è fondamentale. Questo comprende la definizione di obiettivi a breve e lungo termine, lo sviluppo di un modello di business sostenibile e la redazione di un piano operativo. Una pianificazione oculata aiuta a prevenire ostacoli futuri e fornisce una guida chiara per il team.

In questa fase si mettono in fila le informazioni prese con la ricerca di mercato e assemblando il tutto si inizia a realizzare il Business Plan della nostra impresa.

Costituzione della società:

Durante l’elaborazione del piano operativo, in base alle esigenze dei potenziali soci, delle loro posizioni fiscali / previdenziali già in corso, in base all’effettiva volontà di lavorare all’interno della azienda, in base alle esigenze finanziarie del progetto, si passa con il Commercialista alla scelta della forma giuridica della società. In Italia, le opzioni includono, tra le più note, la costituzione di una società in nome collettivo (SNC), la società in accomandita semplcie (SAS) le società a responsabilità limitata (SRL) o una società per azioni (SPA).

Diffidate da chi online propone a tal riguardo soluzioni standard perfettamente valide per tutti. Ogni progetto impenditoriale è differente ed una accurata progettuabilità iniziale può aiutare molto per la crescita del progetto.

Team:

La formazione di un team competente è fondamentale. La scelta di collaboratori con competenze complementari e condividendo la visione dell’azienda è essenziale per affrontare con successo le sfide imprenditoriali.

Digitalizzazione e Presenza Online:

In un’epoca fortemente orientata al digitale, una presenza online solida è indispensabile. Ciò include la creazione di un sito web, l’utilizzo delle piattaforme di social media e la definizione di una strategia di marketing online efficace.

Risorse finanziarie:

La ricerca di finanziamenti è spesso una delle sfide iniziali. Oltre ai finanziamenti propri e a quelli di familiari e amici, esplorare opzioni come incubatori, acceleratori, investitori privati o fondi di venture capital può essere cruciale per ottenere il capitale necessario per avviare l’attività.

Adempimenti Fiscali e Legali:

Rispettare gli adempimenti fiscali e legali è obbligatorio e fondamentale.

Test e Adattamento Continuo:

Una volta avviata, è importante testare il modello di business, raccogliere feedback e adattarsi alle dinamiche del mercato. La capacità di apprendere dagli errori e di migliorare continuamente è essenziale per il successo a lungo termine. In conclusione, l’avvio di una start-up in Italia richiede una pianificazione attenta, una ricerca accurata e la capacità di adattarsi alle sfide.

Gestione delle prime fasi e problemi comuni

Le prime fasi dell’avvio di una impresa rappresentano un viaggio attraverso l’incognita imprenditoriale, un percorso in cui la fantasia si fonde con la concretezza e la flessibilità è la chiave per il successo.

Gestire con saggezza queste fasi iniziali è fondamentale per costruire le basi solide su cui l’azienda potrà crescere e prosperare. E le linee guida da seguire ce le fornisce direttamente l’art. 2086 del codice civile prevedendo che l’imprenditore e l’azienda debbano dotarsi di assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati alle dimensioni ed alla natura dell’impresa.

Pertanto, innanzitutto, la chiarezza della visione è cruciale. Definire chiaramente la missione e gli obiettivi a breve e lungo termine della start-up fornisce una bussola che guida ogni decisione (assetti organizzativi). Questa visione condivisa è unificante, creando un senso di scopo che motiva il team durante le sfide iniziali. La gestione delle risorse è un altro aspetto critico. Inizialmente, i fondi possono essere limitati, e pertanto è essenziale allocarli saggiamente. La priorità deve essere data alle attività che contribuiscono direttamente al raggiungimento degli obiettivi principali, evitando sprechi eccessivi.

Il team è l’anima di una nuova società, e la gestione delle persone è una priorità – anche se alle volte ci si trova da soli. La formazione di un team coeso, con ruoli ben definiti, è essenziale (assetti amministrativi). La comunicazione aperta e la condivisione delle idee favoriscono un ambiente di lavoro dinamico e collaborativo, cruciali per superare le sfide iniziali.

La rapidità è un elemento distintivo nelle prime fasi. La capacità di apprendere velocemente dai feedback, di adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato e di correggere il tiro quando necessario sono competenze vitali. L’agilità permette alla start-up di rimanere reattiva e di cogliere le opportunità emergenti.

La validazione dell’idea attraverso test e iterazioni è fondamentale. Raccogliere feedback dai primi utenti o clienti, adattare il prodotto o il servizio in base a tali riscontri e migliorare continuamente è una pratica che permette alla start-up di evolversi in modo mirato.

La costruzione di partnership strategiche può essere un acceleratore significativo nelle prime fasi. Collaborazioni con altre imprese, incubatori o acceleratori possono fornire non solo risorse finanziarie, ma anche esperienza e networking preziosi.

Infine, la coordinazione delle prime fasi implica una mentalità resiliente. Le sfide sono inevitabili, ma affrontarle con decisione e imparare dagli insuccessi è ciò che distingue le start-up che prosperano. In sintesi, gestire le prime fasi di una start-up richiede una combinazione di visione chiara, gestione saggia delle risorse, costruzione di un team solido, agilità, validazione continua e resilienza. Questi elementi costituiscono la tessitura dell’avventura imprenditoriale, creando le condizioni ideali per una crescita sostenibile nel mondo competitivo delle start-up. Le start-up, nonostante il loro potenziale innovativo e il desiderio di successo, spesso si trovano ad affrontare una serie di problemi comuni che possono rappresentare sfide significative. Questi ostacoli, se non affrontati con attenzione, possono mettere a rischio la sostenibilità e la crescita.

Uno dei problemi più diffusi è la mancanza di risorse finanziarie. Una nuova attività, spesso avviata con budget limitato, può trovarsi a lottare per coprire le spese operative, sviluppare prodotti o servizi competitivi e finanziare attività di marketing cruciali (assetti contabili). La ricerca di finanziamenti, attraverso investitori, acceleratori o altri mezzi, diventa quindi un aspetto cruciale per superare questa sfida.

Un altro problema comune è la difficoltà nel trovare e trattenere talenti chiave. Le start-up possono competere con imprese consolidate per attirare professionisti qualificati. La mancanza di risorse può anche influire sulla capacità di offrire pacchetti salariali competitivi. La costruzione di un team competente e motivato è tuttavia fondamentale per il successo a lungo termine. La gestione delle aspettative è un altro ostacolo. La rapida crescita e l’entusiasmo iniziale possono essere frenati da sfide impreviste.

La capacità di gestire realisticamente le aspettative degli investitori, del team e dei clienti è essenziale per mantenere la fiducia e la stabilità durante le fasi critiche.

L’adattamento alle mutevoli condizioni del mercato è spesso un problema per le start-up. La flessibilità è una virtù, ma può essere difficile per alcune imprese che possono trovarsi intrappolate in modelli di business rigidi o in prodotti che perdono rapidamente rilevanza.

La concorrenza è un altro aspetto da considerare. In settori altamente competitivi, le start-up devono distinguersi per emergere. La mancanza di risorse può rendere difficile questo processo, e la capacità di comunicare efficacemente il valore distintivo diventa cruciale.

Infine, la mancanza di una corretta strategia di marketing/comunicazione può essere un ostacolo significativo. Anche con un prodotto o servizio eccezionale, se le persone non ne sono consapevoli, il successo può essere limitato. La costruzione di una presenza online, una strategia di branding efficace e una comunicazione chiara sono elementi essenziali per superare questa sfida.

In conclusione, nell’avvio di una attività d’impresa, nonostante lo spirito propositivo, ci si scontra con problemi comuni che richiedono attenzione e risoluzione strategica. Prevenire se possibile queste sfide con un accurato business plan, seppure possa sembrare (ed essere) una attività lunga e faticosa, può fornire flessibilità creatività e soluzioni attente che risultano poi fondamentali per garantire la sostenibilità e il successo a lungo termine.

La scelta del Commercialista

Autore: Giulia Simeoni – Commercialista   

Ci è stato chiesto una volta di indicare con una breve risposta le 3 cose da attenzionare per scegliere bene il commercialista. Ve le riproponiamo qua, e rilanciamo: 3+1.

  1. Verificare l’iscrizione all’albo dei Commercialisti: È fondamentale assicurarsi che il professionista scelto sia effettivamente un commercialista iscritto all’albo. Questa iscrizione non solo garantisce la qualità del servizio, ma offre anche una copertura assicurativa in caso di eventuali errori o danni al cliente. Inoltre, essere parte dell’albo dei commercialisti è sinonimo di competenza e aggiornamento professionale costante.
  2. Valutare le competenze e la struttura dello Studio professionale a cui il Commercialista appartiene e/o la sua partecipazione a reti/network di professionisti: È importante comprendere se il commercialista possiede le competenze necessarie e se lo Studio ha la struttura adatta per affiancare la nostra azienda. Ciò include verificare se il professionista conosce il settore specifico dell’azienda, se è in grado di sviluppare un business plan solido e se è in grado di fornire un quadro contabile aggiornato in modo tempestivo. Conoscere il metodo di lavoro dello Studio e la specializzazione dei professionisti che ne fanno parte è essenziale per garantire una collaborazione efficace e su misura.
  3. Diffidare da soluzioni miracolose di risparmio fiscale: Bisogna diffidare da coloro che promettono soluzioni magiche di risparmio fiscale, poiché spesso non esistono. È preferibile affidarsi a un professionista serio e affidabile che agirà sempre come un consigliere prudente e onesto in ogni situazione. Scegliere un commercialista che si basa su principi etici e legali garantisce una gestione fiscale trasparente e conforme alla legge, senza che ciò significhi rinunciare ad ottimizzare il carico fiscale in sé che è naturale diritto del contribuente.

+1. Richiedere un preventivo dettagliato e pagare puntualmente: È consigliabile chiedere un preventivo chiaro e ben definito, adattato alle specifiche esigenze nostre e della nostra azienda. Inoltre, è importante pagare puntualmente per i servizi ricevuti. Un rapporto commerciale basato sulla puntualità nei pagamenti favorisce una relazione di fiducia reciproca e induce il professionista a porre maggiore attenzione e impegno nei confronti delle esigenze del cliente.

La Partita IVA

Significato e ruolo della Partita IVA

La Partita IVA è un codice di 11 cifre assegnato a chi svolge un’attività professionale o imprenditoriale in Italia.

La Partita IVA svolge un ruolo chiave in diversi aspetti dell’attività professionale e della relazione con le autorità fiscali.
Innanzitutto, la Partita IVA è fondamentale per la corretta fatturazione. Chiunque emetta fatture o ricevute fiscali deve riportare il proprio numero di Partita IVA.

Questo codice identificativo consente di tracciare le transazioni commerciali, semplificando il processo di rendicontazione fiscale e contribuendo a prevenire evasione fiscale e frodi.

Per le attività professionali e imprenditoriali, la Partita IVA è un prerequisito per l’accesso a diverse agevolazioni fiscali e contributi. A seconda del regime fiscale scelto, l’imprenditore potrebbe beneficiare di detrazioni fiscali, deduzioni e vantaggi specifici.

La Partita IVA è anche uno strumento di identificazione nell’ambiente economico. Avere una Partita IVA può conferire maggiore professionalità e credibilità agli occhi dei clienti e dei partner commerciali, contribuendo a instaurare relazioni commerciali solide e affidabili. Tuttavia, avere una Partita IVA comporta anche responsabilità. Chi la possiede è tenuto a rispettare gli adempimenti fiscali, presentare le dichiarazioni fiscali nei tempi previsti e osservare le normative fiscali vigenti.
La corretta gestione della Partita IVA è essenziale per evitare sanzioni e mantenere una reputazione d’affari intatta.
In conclusione, la Partita IVA è uno strumento fondamentale per chi intraprende un’attività professionale o imprenditoriale in Italia. Oltre a semplificare le operazioni commerciali e a facilitare le transazioni internazionali, questo codice fiscale identificativo contribuisce a definire l’identità fiscale e commerciale di chiunque si lanci nel mondo imprenditoriale. La sua corretta gestione è essenziale per garantire la conformità legale e godere dei benefici fiscali previsti.

La Partita IVA gioca un ruolo chiave anche nelle transazioni internazionali. Nel contesto dell’Unione Europea, ad esempio, la Partita IVA è necessaria per effettuare operazioni commerciali con altre imprese europee, semplificando le transazioni e agevolando la circolazione dei beni e dei servizi.

Affinché una partita IVA sia correttamente utilizzabile all’estero è necessaria l’iscrizione al VIES.

L’iscrizione al VIES, acronimo di “VAT Information Exchange System”, è un registro gestito dalla Commissione europea che consente lo scambio di informazioni sulle partite IVA registrate per l’imposta sul valore aggiunto (IVA) tra gli Stati membri dell’Unione Europea (UE). Questo sistema facilita il commercio tra i paesi dell’UE, consentendo alle imprese di operare in modo più agevole e semplificato attraverso le frontiere nazionali.

Quando un’azienda si iscrive al VIES, riceve un numero di identificazione unico che conferma la validità della sua partita IVA ai fini delle transazioni commerciali intracomunitarie. In pratica, questo significa che l’azienda può acquistare beni o servizi da altri paesi dell’UE senza dover pagare l’IVA nel paese di origine dell’acquisto. Invece, l’IVA viene applicata e riscossa nel paese di destinazione dell’acquisto, secondo le normative fiscali di quel paese.

L’iscrizione al VIES è obbligatoria per le imprese che desiderano effettuare transazioni commerciali intracomunitarie senza applicare l’IVA.

L’apertura della Partita IVA individuale e le informazioni necessarie

Il processo di apertura della Partita IVA, pur essendo un’opportunità eccitante, comporta anche alcune decisioni che richiedono attenzione e pianificazione accurata. Il primo momento critico è la scelta del regime fiscale. In Italia, esistono diversi regimi fiscali tra cui scegliere, come il regime forfettario, il regime ordinario e il regime semplificato. La decisione sul regime fiscale ha implicazioni significative sulla tassazione, la contabilità e le agevolazioni fiscali, rendendo essenziale una valutazione attenta con il proprio Commercialista delle opzioni disponibili in base alla natura dell’attività.

La definizione della propria attività è un altro momento cruciale e spesso questo, soprattutto con le nuove attività d’impresa frutto dell’avanzamento tecnologico, non è così semplice. Una corretta classificazione dell’attività svolta è fondamentale per la corretta attribuzione dei codici ATECO e per garantire che la Partita IVA rifletta accuratamente la natura dell’impresa. Questo aspetto è cruciale per evitare inconvenienti e sanzioni future. La corretta compilazione dei moduli di richiesta è un passo critico nel processo di apertura della Partita IVA. Ogni errore o omissione può comportare ritardi e complicazioni.

La precisione nella esibizione dei documenti è pertanto fondamentale per evitare problemi burocratici inutili, in assenza dei quali la Partita IVA viene aperta in solitamente non più di 24/48 ore dall’invio della richiesta.

La cognizione delle obbligazioni fiscali è un altro momento critico. Aprire una Partita IVA implica l’assunzione di responsabilità fiscali e la presentazione regolare di dichiarazioni e versamenti fiscali. La mancata osservanza di questi adempimenti può comportare sanzioni e complicare la gestione finanziaria dell’attività. La scelta del Commercialista (vero iscritto all’albo dei Commercialisti) è un passo cruciale. Un professionista esperto può offrire consigli preziosi sulla gestione fiscale, aiutare nella compilazione dei documenti e garantire la conformità alle normative fiscali.

Infine, la pianificazione finanziaria è essenziale. L’apertura della Partita IVA comporta spese iniziali e l’assunzione di responsabilità finanziarie. La pianificazione accurata delle entrate e delle spese è cruciale per garantire la sostenibilità finanziaria e per evitare sorprese negative nel primo periodo di attività.

In sintesi di quali informazioni è necessario dotarsi per aprire una partita IVA individuale e che sono necessarie per compilare il modello AA9/10 richiesto dell’Agenzia delle Entrate:
– Data di inizio dell’attività
– Eventuale denominazione della città
– Codice attività
– Luogo di esercizio dell’attività
– Regime fiscale scelto
– Dati anagrafici del titolare
– Il soggetto depositario delle scritture contabili (spesso il Commercialista) ed il luogo di conservazione delle scritture contabili

Implicazioni fiscali e adempimenti connessi all’apertura della Partita IVA

Aprire una Partita IVA comporta una serie di implicazioni fiscali e adempimenti che ogni imprenditore o professionista autonomo deve gestire con attenzione.
Questi aspetti sono essenziali per mantenere la conformità legale e per evitare sanzioni fiscali. Di seguito sono illustrate le principali implicazioni fiscali e gli adempimenti necessari.

1. Dichiarazioni Fiscali Periodiche:
Una delle responsabilità principali di chi possiede una Partita IVA è la presentazione periodica delle dichiarazioni fiscali. Queste dichiarazioni includono l’IVA o il modello Unico, a seconda del regime fiscale scelto. La precisione e la puntualità nella presentazione sono fondamentali per evitare sanzioni e interessi.

2. Fatturazione:
La Partita IVA è essenziale per emettere e ricevere fatture. La corretta compilazione delle fatture, contenente il proprio numero di Partita IVA e tutti gli elementi richiesti dalla normativa, è cruciale per evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate e garantire la tracciabilità delle transazioni commerciali.
Dal 2024 è obbligatorio emettere le fatture solo in via elettronica, fatta eccezione per un lungo elenco di soggetti. Si consiglia di rivolgersi al proprio Commercialista e interrogarlo a riguardo.

3. Registrazione dei Corrispettivi:
I soggetti con Partita IVA che effettuano operazioni di vendita di beni o servizi devono registrare i corrispettivi giornalieri tramite l’utilizzo di un registratore di cassa o di un sistema telematico. Questo adempimento è finalizzato a garantire la trasparenza e la registrazione accurata delle entrate.

4. Scelta del Regime Fiscale:
La scelta del regime fiscale (forfettario, ordinario, semplificato, etc.) ha implicazioni dirette sulle tasse da versare e sui relativi adempimenti. È fondamentale valutare attentamente le opzioni disponibili e aderire al regime più adatto alle caratteristiche dell’attività svolta.

5. Versamenti Fiscali e Contributi Previdenziali:
I titolari di Partita IVA devono effettuare regolari versamenti fiscali e contributi previdenziali, se applicabili. Mantenere una corretta gestione delle scadenze e assicurarsi di rispettarle è essenziale per evitare sanzioni e interessi di mora.

6. Conservazione della Documentazione:
La conservazione della documentazione contabile è un adempimento fondamentale. Tutti i documenti fiscali, comprese le fatture emesse e ricevute, devono essere conservati per un periodo di tempo stabilito dalla normativa fiscale.

Collaborare con un Commercialista è fondamentale per garantire la correttezza degli adempimenti e aiutare a ottimizzare la gestione fiscale dell’attività.

Le tipologie societarie

Le società di persone e le società di capitali rappresentano due forme societarie distintive nel panorama giuridico italiano, ciascuna con peculiarità e regole specifiche.

Le società di persone, come suggerisce il nome stesso, pongono al centro dell’organizzazione l’elemento umano, enfatizzando il coinvolgimento personale dei soci nell’attività imprenditoriale. Le regole stabilite dal codice civile sono studiate per mettere la specificità delle relazioni personali al centro del progetto imprenditoriale, enfatizzando l’importanza dei legami tra gli associati e la loro responsabilità illimitata per le obbligazioni sociali.

D’altra parte, le società di capitali, come suggerito dal loro nome, pongono l’accento sugli investimenti e sui capitali. Le regole che le governano tendono ad agevolare la circolazione delle quote o delle azioni e a limitare la responsabilità dei soci al capitale investito, distinguendo nettamente la dimensione personale dall’aspetto finanziario dell’attività imprenditoriale.

In queste forme societarie, gli investitori possono partecipare al progetto imprenditoriale senza necessariamente essere coinvolti nell’attività operativa, godendo di una responsabilità limitata e di maggiori possibilità di liquidare o trasferire le proprie partecipazioni.

Queste differenze concettuali e giuridiche tra società di persone e società di capitali influenzano profondamente la struttura, la governance e le dinamiche operative delle imprese, e devono essere tenute in considerazione attentamente al momento della scelta della forma giuridica più adatta alle esigenze e agli obiettivi dell’imprenditore.

Società di Persone:

  1. Società in Nome Collettivo (S.n.c.): Questa forma societaria è caratterizzata dalla responsabilità solidale e illimitata dei soci per le obbligazioni sociali. È adatta per le imprese familiari o piccoli gruppi di imprenditori che desiderano gestire in modo diretto e partecipato l’attività aziendale.
  2. Società in Accomandita Semplice (S.a.s.): Simile alla S.n.c., la S.a.s. si differenzia per la presenza di due categorie di soci: soci accomandatari, con responsabilità illimitata e solidale, e soci accomandanti, con responsabilità limitata al capitale sociale sottoscritto.

Società di Capitali:

  1. Società a Responsabilità Limitata (S.r.l.): Questa forma societaria è molto diffusa in Italia, adatta soprattutto per le piccole e medie imprese. Offre maggiore flessibilità gestionale rispetto ad altre forme societarie e la responsabilità dei soci è limitata al capitale sociale sottoscritto.
  2. Società per Azioni (S.p.A.): Utilizzata soprattutto dalle grandi imprese, la S.p.A. consente di raccogliere capitali tramite l’emissione di azioni negoziabili sul mercato finanziario. La responsabilità dei soci è limitata al valore delle azioni sottoscritte.
  3. Società in Accomandita per Azioni (S.a.p.A.): Questa forma societaria è una variante della S.p.A., caratterizzata dalla presenza di soci accomandatari, che rispondono in modo illimitato e solidale delle obbligazioni sociali, e soci accomandanti, che rispondono solo fino alla concorrenza del capitale sociale sottoscritto.

Ogni forma societaria ha vantaggi e svantaggi, e la scelta dipende dalle esigenze specifiche dell’imprenditore, dalla natura dell’attività e dagli obiettivi di business. È importante valutare attentamente assieme al Commercialista le caratteristiche di ciascuna forma societaria prima di procedere con la costituzione dell’impresa.

Società di persone

Le Società in Nome Collettivo (S.N.C.)

La società in nome collettivo (S.n.c.) rappresenta uno dei modelli societari basilari per l’avvio e la gestione di un’attività commerciale in Italia. L’atto costitutivo di una S.n.c. può essere redatto sia per atto pubblico che per scrittura privata autenticata da un notaio, un requisito fondamentale per garantire la validità e la conformità legale dell’atto stesso. L’iscrizione al Registro delle Imprese, sebbene non sia un requisito indispensabile per l’esistenza della società, riveste comunque un’importanza significativa. Tale iscrizione fornisce una garanzia di regolarità e trasparenza, consentendo ai terzi di accedere alle informazioni essenziali relative al contratto sociale e alla vita societaria. In mancanza di registrazione, la S.n.c. potrebbe essere considerata irregolare, comportando l’applicazione di norme meno favorevoli per i soci. La denominazione sociale, nota anche come ragione sociale, deve includere il nome di almeno uno dei soci e indicare esplicitamente che si tratta di una società in nome collettivo (S.n.c.). A differenza di altre forme societarie, non esiste un capitale minimo richiesto per la costituzione di una S.n.c.

Caratteristiche Distintive: La principale caratteristica della S.n.c. è la responsabilità solidale e illimitata dei soci per le obbligazioni sociali. Ciò significa che ciascun socio è personalmente responsabile per i debiti della società, senza limitazioni di importo, una responsabilità condivisa in modo solidale con gli altri soci. Nel contesto della gestione delle obbligazioni sociali, i creditori possono rivalersi direttamente sui patrimoni personali dei soci per soddisfare i loro crediti. Anche se esiste la possibilità di escludere la responsabilità di uno o più soci tra di loro, tale accordo non vincola i creditori esterni, che possono richiedere il pagamento dell’intero debito a qualsiasi socio. La S.n.c. non possiede personalità giuridica autonoma, pertanto è soggetta al fallimento, che coinvolge anche i patrimoni personali dei soci. La legge non richiede l’istituzione di un’assemblea dei soci per le decisioni societarie, ma qualsiasi modifica all’atto costitutivo o ai patti sociali richiede il consenso unanime di tutti i soci, a meno che non sia diversamente previsto nel contratto sociale. 

Amministrazione e Rappresentanza: L’amministrazione e la rappresentanza della società spettano di norma a ciascun socio in modo disgiunto dagli altri. Tuttavia, è possibile stabilire accordi contrattuali diversi durante la costituzione della società, inclusa la possibilità di adottare un sistema di amministrazione congiunta o riservare l’amministrazione solo a determinati soci. Eventuali limitazioni al potere di rappresentanza devono essere depositate presso il Registro delle Imprese per essere opponibili ai terzi. 

Scioglimento e Liquidazione: La società in nome collettivo si scioglie in diversi casi, tra cui il decorso del termine di durata, il raggiungimento dell’oggetto sociale o per volontà unanime dei soci. In caso di scioglimento, può essere nominato un liquidatore incaricato di gestire la liquidazione della società, compresa la riscossione dei crediti, il pagamento dei debiti e la ripartizione del patrimonio residuo tra i soci. La fase di liquidazione può essere evitata se non esistono debiti sociali e i soci decidono di ripartire direttamente il patrimonio residuo tra di loro. In tal caso, la cancellazione della società dal Registro delle Imprese può avvenire contestualmente alla decisione dei soci di sciogliere la società. Esaminando i benefici e gli svantaggi della Società in Nome Collettivo (SNC): un’analisi dettagliata delle vantaggi e svantaggi. La Società in Nome Collettivo (SNC) rappresenta il modello societario semplice per l’avvio di un’impresa ed è comunemente adottata per le attività artigianali e le piccole iniziative commerciali. Questo tipo di società costituisce la forma più elementare di organizzazione aziendale e può anche essere utilizzata per attività non strettamente commerciali.

Le società in accomandita semplice (SAS)

Esaminiamo più approfonditamente le società in accomandita semplice (SAS), evidenziando le loro caratteristiche principali e i riferimenti legali pertinenti.

Caratteristiche principali:
Struttura dualistica dei soci: La SAS è caratterizzata dalla presenza di due categorie di soci: i soci accomandatari e i soci accomandanti. Questa struttura consente una suddivisione dei ruoli e delle responsabilità all’interno della società, garantendo un equilibrio tra la gestione operativa e la responsabilità finanziaria.

Responsabilità dei soci:

  • Soci accomandatari: Hanno responsabilità illimitata e solidale per le obbligazioni sociali. Ciò significa che sono personalmente responsabili per gli impegni finanziari della società e il loro patrimonio personale potrebbe essere coinvolto in caso di insolvenza.
  • Soci accomandanti: La responsabilità è limitata alla quota investita nella società. Questo significa che i loro rischi finanziari sono limitati all’importo investito e non sono responsabili personalmente per le obbligazioni della società.

Amministrazione e rappresentanza:

  • Soci accomandatari: Hanno il potere di amministrare e rappresentare la società. Possono prendere decisioni operative e legali a nome della società, assumendosi la responsabilità diretta della gestione quotidiana.
  • Soci accomandanti: Di solito non partecipano all’amministrazione e alla rappresentanza della società, salvo disposizione diversa nell’atto costitutivo. Tuttavia, possono essere informati sulle attività aziendali e partecipare alle decisioni importanti, garantendo così una consulenza strategica.

Requisiti dell’atto costitutivo:

  • L’atto costitutivo della SAS deve essere redatto per atto pubblico o scrittura privata autenticata da un notaio. Questo atto costituisce il fondamento legale della società, stabilendo i diritti e gli obblighi dei soci e le regole per il funzionamento della società.
  • Deve essere registrato presso il Registro delle Imprese per garantire la sua validità legale e la sua pubblicità, consentendo ai terzi di accedere alle informazioni essenziali sulla società e sui suoi rappresentanti legali.

Riferimenti legali:
Codice Civile italiano (articoli 2312 e seguenti):

  • Questi articoli disciplinano le disposizioni relative alla società in accomandita semplice, stabilendo i diritti e gli obblighi dei soci e le regole per il funzionamento della società, garantendo così la trasparenza e la legalità delle operazioni aziendali.

Registro delle Imprese:

  • L’iscrizione della SAS presso il Registro delle Imprese è obbligatoria per garantire la regolarità della società. Questa registrazione fornisce ai terzi informazioni essenziali sulle caratteristiche della società e sui suoi rappresentanti legali, facilitando la trasparenza e la fiducia nelle transazioni commerciali.

Responsabilità e fallimento:
Responsabilità illimitata dei soci accomandatari: Essi rispondono personalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali, il che significa che potrebbero essere tenuti a coprire i debiti della società con il loro patrimonio personale, sottolineando l’importanza di una gestione finanziaria oculata.
Fallimento: La SAS può essere soggetta al fallimento, che coinvolge anche il fallimento personale dei soci accomandatari. In caso di insolvenza, i creditori potrebbero rivolgersi al patrimonio personale dei soci accomandatari per soddisfare i debiti della società, evidenziando l’importanza di una valutazione accurata dei rischi e delle opportunità.

Gestione e decisioni:
Le decisioni significative richiedono il consenso unanime di tutti i soci, a meno che non vi sia una disposizione diversa nell’atto costitutivo. Questo garantisce che le decisioni importanti siano prese con il consenso di tutti i soci, proteggendo così i loro interessi e promuovendo la collaborazione e la coesione aziendale.

Scioglimento:
Le cause di scioglimento possono includere il decorso del termine di durata, il conseguimento dell’oggetto sociale, la volontà di tutti i soci o il provvedimento dell’autorità governativa. Il processo di scioglimento della società è disciplinato dalle disposizioni del Codice Civile e richiede una procedura legale adeguata, sottolineando l’importanza della conformità legale e della pianificazione strategica nella gestione aziendale.

In sintesi, la SAS offre una combinazione unica di responsabilità limitata e illimitata, con una struttura societaria dualistica che permette una gestione flessibile e condivisa. È fondamentale rispettare le disposizioni legali e comprendere appieno le implicazioni per tutti i soci coinvolti, al fine di garantire il corretto funzionamento e la conformità legale della società.

Vantaggi e svantaggi nell’avvio di una attività d’impresa con una società di persone

Le società di persone (previste agli artt. 2247 e seguenti del codice civile) sono forme giuridiche in cui i soci gestiscono l’azienda insieme e condividono la responsabilità legale e finanziaria.

Ci sono vantaggi e svantaggi associati a questo tipo di struttura aziendale. A differenza delle società di capitali, le società di persone sono prive di personalità giuridica, ma godono comunque di una autonomia giuridica che le rende soggetti giuridici limitati, aventi diritti ed obblighi.

Vantaggi delle Società di Persone:

Facilità di Costituzione: la creazione di una società di persone è spesso più semplice rispetto ad altre forme giuridiche come le società per azioni (SpA) o le società a responsabilità limitata (Srl).

Flessibilità nella Gestione: i soci hanno maggiore flessibilità nella gestione dell’azienda. Possono prendere decisioni in modo più rapido e adattarsi alle esigenze del mercato senza la complessità delle procedure formali. Non è presente un organo amministrativo soggetto e nomina e le decisioni sulla gestione non devono essere ratificate o trascritte in verbali.

Trasparenza: la trasparenza nelle operazioni e nelle decisioni è un vantaggio, poiché i soci sono direttamente coinvolti nella gestione e nella condivisione delle informazioni aziendali.

Possibilità di utilizzare una contabilità semplificata: qualora i ricavi conseguiti in un anno intero non abbiano superato l’ammontare di Euro 500.000,00, per le imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi, ovvero di Euro 800.000,00, per le imprese aventi per oggetto altre attività, sono esonerate per l’anno successivo dalla tenuta della contabilità ordinaria.

Per i contribuenti che esercitano, contemporaneamente, prestazioni di servizi e altre attività si fa riferimento all’ammontare dei ricavi relativi alla attività prevalente. In mancanza della distinta annotazione dei ricavi, si considerano prevalenti le attività diverse dalle prestazioni di servizi.

L’articolo 3, comma 2 D.p.r. 695/1996 definisce la disciplina del regime contabile degli esercenti arti e professioni, nonché delle società e associazioni fra artisti e professionisti, stabilendo che per tali soggetti il regime naturale è quello della contabilità semplificata, a prescindere dal volume di compensi conseguito. Tuttavia, è consentito, ai soggetti menzionati, di avvalersi del regime di contabilità ordinaria previa espressa opzione.

Se non sono superati i limiti prescritti, il regime semplificato si protrae di anno in anno, salva l’opzione per il regime ordinario.
La verifica del mancato superamento dei limiti deve essere effettuata all’inizio di ogni anno, con riferimento ai ricavi percepiti nell’anno precedente. Nell’ipotesi di inizio di attività in corso d’anno, i limiti di ricavi o compensi devono essere ragguagliati all’anno.

È un regime contabile poco informativo considerato che non richiede l’adozione del libro giornale e del libro degli inventari. Difatti, è sufficiente l’annotazione dei documenti fiscali in entrata e in uscita, nonché i costi e i ricavi non rientranti nel campo di applicazione dell’Iva. Può essere adottato, su specifica opzione, dai soggetti diversi dalle società di capitali che in sede di inizio attività non ritengono di superare l’ammontare di Euro 500.000 per le imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi, ovvero di Euro 800.000 per le imprese aventi per oggetto altre attività.

Con l’adozione di tale regime, in linea di massima, sarà sufficiente l’adozione dei seguenti registri:

  • Corrispettivi giornalieri;
  • Fatture acquisti e fatture emesse;
  • Registro dei beni ammortizzabili;
  • Altri eventuai registri richiesti per specifiche attività.

Sul registro degli acquisti sono annotati, inoltre, tutti i costi ai fini delle imposte dirette (ad esempio fitti passivi, fitti attivi, quote di ammortamento, ecc). In quest’ultimo caso, qualora le quote di ammortamento risultino annotate sul tale registro la tenuta del registro dei beni ammortizzabili può essere omessa.

Svantaggi nell’avvio di una attività d’impresa con una società di persone

Responsabilità Personale e Illimitata: Uno dei principali svantaggi è che i soci sono personalmente responsabili delle obbligazioni e dei debiti aziendali, con la responsabilità illimitata. Questo significa che i creditori possono rivolgersi ai beni personali dei soci per soddisfare i debiti aziendali.

Limitata Raccolta di Capitale: Le società di persone possono avere difficoltà a raccogliere capitali rispetto ad altre forme giuridiche, poiché la struttura non consente la vendita di azioni o quote di partecipazione.

Limitata Continuità Aziendale: La continuità aziendale può essere compromessa in caso di decesso, ritiro o disaccordo tra i soci. La società potrebbe dover essere sciolta o ristrutturata.

Limitazioni per Grandi Organizzazioni: Le società di persone potrebbero non essere la scelta ideale per grandi organizzazioni o per attività commerciali che richiedono una struttura più complessa e una maggiore raccolta di capitali.

Limitazioni nell’Accesso ai Mercati Finanziari: Poiché le società di persone non possono emettere azioni negoziabili sui mercati finanziari, potrebbero avere limitazioni nell’accesso a certe forme di finanziamento. In sintesi, la scelta di costituire una società di persone dipende da vari fattori, inclusi gli obiettivi aziendali, le dimensioni dell’azienda e la disposizione dei soci ad assumersi responsabilità personali. È importante valutare attentamente i vantaggi e gli svantaggi prima di prendere una decisione.

Società di capitali

Società a Responsabilità Limitata

Cos’è e Tipi di SRL
La Società a Responsabilità Limitata (SRL) rappresenta una delle forme più diffuse di società di capitali. E’ caratterizzata da una struttura flessibile, consente di condurre attività imprenditoriali minimizzando il rischio per gli soci al solo ammontare investito. Ciò significa che i soci non rispondono personalmente delle obbligazioni della società oltre alla quota di capitale sociale da loro sottoscritta.

Tale ammontare, che il codice civile definisce conferimenti, divengono proprietà della società stessa, la quale risponde dei debiti aziendali con il proprio patrimonio (principio di autonomia patrimoniale).

Di solito, la società presenta da due o più soci, ma è possibile anche la costituzione di una SRL unipersonale. Il capitale sociale è costituito dai contributi dei soci. Ciascun socio detiene una quota del capitale, solitamente proporzionale al valore dei contributi versati.

Ecco alcuni tipi comuni di SRL:

SRL Unipersonale: È una forma di SRL che ha un solo socio. In questo caso, il socio unico detiene l’intero capitale sociale e ha il controllo completo della società.

SRL: È una SRL che ha più di un socio. Questa è la forma più comune di SRL.

SRL Semplificata: Prevede requisiti meno stringenti per la costituzione della società. Ad esempio, è previsto un capitale sociale ridotto e minori costi di costituzione.

Tutte queste forme societarie condividono il principio di limitazione della responsabilità dei soci nell’esercizio dell’attività economica definita nell’oggetto sociale. Tuttavia, presentano delle differenze sostanziali che è importante conoscere per scegliere la forma societaria più idonea alle proprie esigenze.

Coloro che optano per una SRL possono personalizzare lo statuto societario, regolando ogni aspetto del funzionamento societario. Inoltre, dal 14 dicembre 2021, è possibile costituire la società sia attraverso un atto notarile tradizionale sia online tramite firma digitale.

Una SRL semplificata o SRLS è una forma societaria a responsabilità limitata che si contraddistingue per costi di costituzione ridotti, ma che presenta alcune limitazioni rispetto alla società ordinaria. La costituzione di una SRLS non richiede il versamento dell’onorario notarile, ma comporta comunque alcune spese e imposte. Lo statuto della società è standard e non personalizzabile, mentre gli associati possono essere solo persone fisiche. Inoltre, il capitale sociale massimo non può superare i €9.999, il che potrebbe ostacolare la ricerca di investitori e l’ottenimento di finanziamenti.

La gestione della società a responsabilità limitata può essere affidata a un amministratore unico o a un consiglio di amministrazione composto da due o più amministratori. Gli amministratori hanno il compito di prendere decisioni sulla gestione aziendale e sono responsabili nei confronti degli associati. Esistono diverse modalità di amministrazione, tra cui quella disgiuntiva, in cui ogni amministratore ha il potere di agire autonomamente, e quella congiuntiva, che richiede il consenso unanime degli amministratori per prendere decisioni. Oltre agli amministratori, in alcuni casi è obbligatorio istituire un organo di controllo contabile, come un revisore o un collegio sindacale, per vigilare sui conti e sull’adeguatezza dell’assetto amministrativo e contabile della società.

La scelta della forma societaria più adatta dipende dalle esigenze specifiche dell’attività e dalle preferenze degli associati. È importante valutare attentamente le caratteristiche di ciascuna forma societaria prima di procedere con la costituzione.

Società a Responsabilità Limitata con unico Socio

Guida e Spese

La Società a responsabilità limitata unipersonale è una forma societaria in cui è presente un solo socio. La procedura di costituzione ed il funzionamento sono analoghi alla SRL ordinaria ma esistono alcune particolarità da tenere in considerazione.

L’unico socio può essere sia una persona fisica che giuridica, come ad esempio un’altra società a responsabilità limitata o una società per azioni.

È possibile optare anche per una SRL semplificata unipersonale. Tuttavia, in questo caso il socio unico può essere soltanto una persona fisica e il capitale sociale non può superare i €9.999. Un’opzione alternativa potrebbe essere la costituzione di una Società per Azioni Unipersonale (SPA), anche se questa scelta è meno diffusa a causa dei costi aggiuntivi associati alla sua creazione e amministrazione.

Anche per una SRL con unico socio, si applica il principio dell’autonomia patrimoniale perfetta. Ciò significa che la società risponde dei suoi debiti esclusivamente con il suo patrimonio, senza coinvolgere il patrimonio personale del socio. Tuttavia, vi sono circostanze in cui questo principio può essere messo in discussione, per esempio se il capitale sociale non viene integralmente versato dal socio unico entro i termini previsti o se non viene effettuata la comunicazione obbligatoria al Registro delle Imprese riguardante la condizione di unico socio.

Per avviare una SRL con un solo socio, occorre seguire alcuni passaggi fondamentali:

  • Redazione dell’atto costitutivo e dello statuto
  • Versamento del capitale sociale
  • Costituzione presso un notaio e adempimenti successivi (partita iva e iscrizione al registro delle imprese).

La costituzione di una SRL con unico socio comporta diversi costi e spese da considerare:

Spese di costituzione: includono l’onorario del notaio, mediamente €1.500 + IVA, e le tasse fisse di costituzione, che ammontano a circa €600.

Spese contabili e fiscali: la gestione contabile della società comporta spese aggiuntive, con un costo medio che varia a seconda dell’attività svolta. Inoltre, vi sono spese per la vidimazione dei libri sociali, che ammontano a circa €700.

La costituzione di una SRL unipersonale presenta vantaggi come la limitazione della responsabilità del socio e la possibilità di avere un patrimonio separato. Tuttavia, comporta anche costi più elevati rispetto all’apertura di una ditta individuale. È importante valutare attentamente queste considerazioni prima di procedere con la costituzione di una SRL unipersonale.

SRL Semplificata (SRLS)

Costi, Tasse e Costituzione

La SRL Semplificata, disciplinata dall’articolo 2463-bis del Codice Civile, è una società di capitali con responsabilità limitata introdotta nel 2012. Analogamente alla SRL tradizionale, gode di autonomia patrimoniale, cioè la società risponde dei debiti aziendali solo con il proprio patrimonio, non coinvolgendo quello personale dei soci.

Sebbene la SRLS presenti una riduzione dei costi di costituzione (con esenzione da costi notarili, imposte di bollo e diritti di segreteria), ci sono delle limitazioni rispetto alla SRL ordinaria:

  • I soci possono essere solo persone fisiche, non giuridiche come società.
  • L’atto costitutivo e lo statuto sono standard e non possono essere personalizzati.
  • Il capitale sociale massimo non può superare i €9.999.
  • Il capitale deve essere interamente versato in denaro al momento della costituzione, non permettendo il conferimento di beni o servizi, a differenza della SRL ordinaria.
  • Nei documenti e nella corrispondenza, deve essere chiaramente indicata la denominazione di “Società a Responsabilità Limitata Semplificata”.

Nonostante queste restrizioni, la SRLS è soggetta alle stesse regole fiscali e gestionali della SRL tradizionale. Inoltre, se durante la sua vita si desidera superare i limiti stabiliti per questo tipo di società, sarà necessario convertirla in una SRL ordinaria.

La società può essere costituita anche come SRLS unipersonale, ossia con un solo socio. In questo caso, il socio unico gode di responsabilità limitata al capitale investito, purché: Il capitale sociale sia integralmente versato e la registrazione come società unipersonale sia comunicata al Registro delle Imprese.

La SRLS è stata introdotta per agevolare l’imprenditoria giovanile, consentendo la creazione di società in modo rapido e a basso costo. Pertanto, può essere conveniente solo quando si desidera avviare un’attività con pochi investimenti iniziali. Tuttavia, la SRL Semplificata presenta notevoli limitazioni e differenze rispetto alla SRL ordinaria. La rigidità dello statuto standard della SRLS e l’impossibilità di ampliare il capitale sociale, unitamente alla limitazione dei soci solo a persone fisiche, possono condizionare l’attività aziendale. Ad esempio, potrebbe essere difficile ottenere finanziamenti a causa del capitale limitato. Inoltre, lo statuto standard può ostacolare lo sviluppo dell’attività.

Procedura di Costituzione di una SRL Semplificata La SRLS viene costituita attraverso un notaio, come una SRL tradizionale. Questo passaggio è obbligatorio e non è possibile costituire la società senza l’intervento di un notaio. La differenza principale rispetto alla SRL ordinaria è che non è richiesto il pagamento dell’onorario del notaio per l’atto di costituzione. Tuttavia, vi sono comunque spese e imposte da sostenere.

Apertura di una Società a Responsabilità Limitata con un Euro

Procedure e Oneri

Dal 2013, è consentito costituire una Società a Responsabilità Limitata (SRL) con un capitale sociale di soli 1 euro. Questa possibilità ha permesso di avviare una società a responsabilità limitata con un capitale inferiore ai €10.000. Tale flessibilità consente di iniziare un’attività senza la necessità di disporre di grandi capitali iniziali. Tuttavia, è importante sottolineare che l’importo di 1 euro rappresenta solo il capitale sociale minimo richiesto per costituire la società e non è sufficiente a coprire l’intero costo dell’avvio dell’impresa. Si devono affrontare spese notarili e altre spese operative legate alla gestione della società.

I costi notarili medi ammontano a circa €1.500, ai quali vanno aggiunte le seguenti imposte:

  • €156 di Imposta di bollo
  • €200 di Imposta di registro
  • €90 di Diritti di segreteria
  • €120 di Diritto camerale per il primo anno

Questi sono solo costi iniziali, poiché dopo l’apertura della società vi sono ulteriori spese da considerare. Ad esempio, i costi annuali di gestione, tra cui i compensi del commercialista e le tasse fisse iniziali, rappresentano una parte significativa delle spese operative annue.

Infine, coloro che desiderano costituire una SRL con un capitale sociale inferiore ai €10.000 devono rispettare alcune regole specifiche:

  • Versamento integrale del capitale sociale: il capitale sociale deve essere versato integralmente al momento della costituzione. Tuttavia, quando il capitale iniziale supera i €10.000, i soci possono versare solo il 25% inizialmente.
  • Conferimenti in denaro: i soci possono versare solo conferimenti in denaro, escludendo altre forme come conferimenti in natura (ad es. prestazioni di lavoro), in beni (ad es. immobili) o in crediti.
  • Riserva legale del 20%: i soci devono accantonare il 20% degli utili annuali per destinare al capitale sociale, fino a raggiungere almeno €10.000.

Startup innovativa

Innovative: Concetto, Definizione e Criteri

Le società di capitali che possiedono particolari requisiti e che svolgono attività innovativa fruiscono, per un periodo di tempo dalla loro costituzione, di un regime fiscale agevolato che interessa anche i lavoratori impiegati dalla società e gli investitori che apportano in essa nuovo capitale.

Requisiti delle Startup Innovative

Le startup innovative devono soddisfare criteri specifici stabiliti dalla legge italiana per godere dei benefici e delle agevolazioni previste. Il requisito primario è che l’attività principale dell’impresa sia focalizzata sullo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi e tecnologicamente avanzati. Altri requisiti includono:

  • La società non deve essere costituita da più di 60 mesi;
  • Dal secondo anno di attività il valore della produzione (totale voce A del conto economico) non deve essere superiore a 5 milioni;
  • Dall’anno della costituzione e per tutto il periodo agevolato la società non deve distribuire utili;
  • La società deve soddisfare almeno uno dei seguenti tre requisiti:
    • Sostenere spese in ricerca e sviluppo in misura almeno pari al 15% del maggior importo tra valore e costo della produzione;
    • Impiegare, a qualsiasi titolo, dipendenti o collaboratori che devono possedere in alternativa un dottorato di ricerca o una laurea magistrale;
    • Possedere la titolarità, la licenza o il deposito di un brevetto, marchio, modello, diritto d’autore relativo ad un invenzione industriale o a un nuovo software registrato, direttamente riguardanti l’oggetto sociale o l’attività d’impresa.

Benefici e Agevolazioni

Le startup innovative godono di diversi incentivi e agevolazioni per favorire il loro sviluppo e crescita. Tali agevolazioni comprendono esenzioni fiscali per la costituzione dell’azienda, accesso semplificato a finanziamenti agevolati e detrazioni fiscali per gli investimenti dei soci. Queste agevolazioni sono cruciali per supportare le startup nella fase iniziale di sviluppo e accelerare il loro ingresso nel mercato.

Per la società:

  • Disapplicazione della disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica;
  • Possibilità di compensare credito IVA senza visto di conformità fino a 50.000 euro;
  • Fruibilità di un credito d’imposta per le assunzioni di personale altamente qualificato;
  • Esonero dal versamento di alcune imposte e diritti.

Per chi lavora o presta la propria opera:

  • L’assegnazione, da parte della startup, di strumenti finanziari diretti a remunerare prestazioni di lavoro o consulenze qualificate risulta irrilevante sia fiscalmente che dal punto di vista contributivo.

Per chi ha investito:

  • Gli investitori delle startup possono fruire di una detrazione d’imposta o di una deduzione dal reddito imponibile. L’importo dell’agevolazione è diverso a seconda del soggetto investitore (persona fisica o società):
    • Soggetti IRPEF, detrazione d’imposta dal 30% sugli investimenti
    • Soggetti IRES, deduzione dal reddito imponibile dal 30% sugli investimenti.

Se la detrazione (o la deduzione) non trova capienza nell’imposta dovuta di un periodo d’imposta, la differenza può essere utilizzata nei periodi successivi, fino al terzo.

L’investimento deve essere mantenuto per un periodo di almeno tre anni. Se è ceduto, anche parzialmente, prima del termine, il soggetto decade dal beneficio e ha l’obbligo di restituire l’importo detratto/dedotto.

Le Società Benefit

Autore: Simone Giannecchini – Commercialista   

Cos’è una Società Benefit?

Le Società Benefit (SB), nate nel 2016 dal movimento delle Benefit Corporation, rappresentano un’evoluzione del concetto stesso di azienda: integrano nel proprio oggetto sociale in statuto, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società.

Viene definito come lo status giuridico per un’azienda double purpose: Scopo di lucro e Benefici per la collettività.

Il progetto nasce negli Stati Uniti con l’obiettivo di cambiare il modello economico dominante: promuovendo un approccio di comunione tra il profitto economico ed il più ampio concetto di creazione di valore condiviso.

Nel 2006, viene fondata B-Lab, un’organizzazione non-profit che è stata base e stimolo del successivo movimento B-Corp, in cui la “B” indica proprio l’accezione di “benefit” o “beneficio”.

Ma quindi quali sono le caratteristiche di una Società Benefit?

  1. La Tipologia societaria: Le Società Benefit possono essere costituite sotto forma di società di capitali, di persone e cooperative.
    Anche le start-up innovative e le società quotate possono essere società benefit.
  2. Il Beneficio comune: Il beneficio sociale deve essere indicato nell’atto costitutivo, assieme alle modalità generiche con le quali intende raggiungerlo. (non è troppo strigente)
    vediamo alcuni esempi:
    • utilizzo di specifici materiali
    • utilizzo di macchinari/materiali esclusivamente con alcune certificazioni ambientali
    • promozione di specifiche culture
    • donazione di una % di utili verso talune associazioni o fondazioni
    • particolari modalità di lavoro o particolari benefici per i dipendenti
  3. Il Responsabile d’Impatto:
    È prevista l’individuazione di uno o più Responsabili del perseguimento del beneficio comune individuato, nonché dell’attuazione delle azioni prefissate per il suo raggiungimento. Questi soggetti:
    • non devono necessariamente possedere specifiche qualifiche professionali
    • non possono incorrere in responsabilità paragonabili a quelle note per l’organo amministrativo, il collegio sindacale o l’organismo di vigilanza
    • possono anche essere individuati tra i membri dell’organo amministrativo o tra i soci della società
  4. La relazione d’impatto:
    È prevista la redazione di una Relazione annuale sulle modalità di perseguimento del beneficio comune e sulle azioni attuate.
    La relazione deve essere allegata al bilancio e pubblicata nel sito internet della società, se esistente. Quindi: tutti posso leggerla e ciò può diventare un vantaggio competitivo

La costituzione di una società

Avvio e Spese Coinvolte

L’istituzione di una società a responsabilità limitata rappresenta la selezione più idonea per avviare un’attività. La SRL offre una struttura adattabile e permette di ridurre la responsabilità dei partecipanti. Vediamo quindi il funzionamento e i costi associati a tale procedura.

Constituzione di una SRL: Definizioni e Caratteristiche

La società a responsabilità limitata (SRL) costituisce la forma legale più comune per avviare un’impresa. Una SRL può essere fondata sia da un singolo socio che da più soci. In entrambi i casi, è richiesta l’intervento di un notaio per la costituzione dell’azienda.

Ecco le principali caratteristiche di una SRL:

  1. Limitazione della responsabilità dei soci: I soci godono di un patrimonio separato da quello della società. Pertanto, i creditori possono richiedere il pagamento solo tramite il patrimonio della società, non quello personale dei soci.
  2. Flessibilità nella gestione della società: I soci possono stabilire regole personalizzate per gestire le loro relazioni (ad esempio, clausole che regolano la cessione delle quote).
  3. Libertà nella scelta dei soci: I soci possono essere persone fisiche o giuridiche (come altre società).
  4. Capitale sociale minimo: In passato, era richiesto un capitale sociale minimo di €10.000. Attualmente, è possibile costituire una SRL con un solo euro.
  5. Modalità di versamento del capitale: È possibile versare il capitale in denaro (tramite bonifico bancario, contanti o assegno) o in natura (ad esempio, immobili o servizi).

Modalità di Costituzione di una SRL

La costituzione di una società richiede l’intervento di un notaio. Esistono due modalità principali di costituzione di una SRL: online o tramite incontro fisico con il notaio.

  1. Costituzione Online: Questa procedura prevede una videoconferenza e non richiede la presenza fisica dei soci presso lo studio del notaio. Durante la videoconferenza, i soci devono confermare il versamento del capitale tramite bonifico bancario sul conto del notaio.
  2. Costituzione tramite Incontro Fisico: In questa modalità, i soci devono recarsi personalmente presso lo studio del notaio per formalizzare la costituzione della società. Durante l’incontro, i conferimenti possono essere effettuati sia in denaro che in natura, senza limiti particolari.

Passaggi per l’Apertura di una SRL

Per avviare una società, è necessario seguire una serie di passaggi iniziali:

  1. Redazione dello Statuto e Atto Costitutivo: Si devono redigere lo statuto, che stabilisce le regole interne della società, e l’atto costitutivo, che formalizza la procedura di costituzione.
  2. Versamento del Capitale Sociale: I soci devono versare il capitale sociale necessario per avviare l’attività.
  3. Ottenimento della Partita IVA e PEC: È necessario richiedere la Partita IVA all’Agenzia delle Entrate e attivare una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) per la società.
  4. Firma degli Atti Notarili: I soci devono firmare gli atti costitutivi davanti al notaio per formalizzare la costituzione della società.
  5. Iscrizione al Registro delle Imprese: La società deve essere iscritta nel Registro delle Imprese per ottenere la sua ufficialità giuridica.
  6. Adempimenti Successivi: Prima di iniziare l’attività, è necessario completare ulteriori adempimenti, come la comunicazione di inizio attività.

Costi Associati alla Fondazione e alla Gestione

I costi per la costituzione di una SRL dipendono principalmente dalle spese notarili e dalle imposte applicabili. In media, i costi totali per l’apertura di una SRL si aggirano intorno a €1.500 + IVA, oltre a circa €600 di imposte.

Una volta costituita la società, è necessario gestire la contabilità e adempiere agli obblighi fiscali. I costi annuali per i servizi di un commercialista per una SRL sono in media di circa €2.500 + IVA.

Costituire una SRL tramite internet

Procedura e Spese

La costituzione online di una Società a Responsabilità Limitata (SRL) rappresenta un notevole passo avanti per gli aspiranti imprenditori. Questa modalità remota, infatti, si colloca nell’ambito degli sforzi di semplificazione e digitalizzazione previsti dalla normativa europea. Vediamo in dettaglio come funziona questa pratica e quali sono i relativi costi.

Procedura per la costituzione di una SRL tramite internet

Optare per la costituzione online di una SRL significa scegliere una delle forme societarie più flessibili e diffuse in Italia. La struttura della Società a Responsabilità Limitata consente ai soci di mantenere un patrimonio separato da quello della società stessa, limitando così la propria responsabilità. Inoltre, tale tipo di società può avere un unico socio o più soci, con regole interne personalizzabili.

Dal 2021 è divenuto possibile costituire una SRL attraverso internet, mediante una procedura di videoconferenza. In questo caso, non è richiesta la presenza fisica dei soci presso lo studio del notaio, ma è sufficiente collegarsi tramite webcam a una piattaforma dedicata. Durante la videoconferenza, i soci e gli amministratori procedono alla firma digitale dei documenti costitutivi, formalizzando così la costituzione della società a distanza.

Passaggi necessari per l’apertura di una SRL online

  1. Creazione dei documenti costitutivi: Si tratta dell’atto costitutivo e dello statuto, i quali regolano il funzionamento interno della SRL. Attraverso un servizio online, è possibile personalizzare e generare questi documenti in base alle esigenze specifiche.
  2. Versamento del capitale sociale: Prima della costituzione, ogni socio deve versare la propria quota del capitale sociale. Anche in questo caso, è possibile effettuare il versamento tramite bonifico bancario, conformemente alle disposizioni legali per la costituzione online.
  3. Attivazione di firme digitali e PEC: I soci e gli amministratori devono dotarsi di firma digitale, necessaria per la firma dei documenti costitutivi. Inoltre, è essenziale attivare una casella di posta elettronica certificata (PEC) per la società, al fine di garantire la corrispondenza ufficiale.
  4. Coinvolgimento di un commercialista: È fondamentale incaricare un commercialista per l’apertura della partita IVA della società. Quest’ultimo svolgerà le pratiche necessarie presso l’Agenzia delle Entrate.
  5. Atto del notaio: Dopo aver completato i passaggi precedenti, è necessario fissare un appuntamento con il notaio per formalizzare la costituzione della società attraverso la firma digitale dei documenti costitutivi.
  6. Adempimenti aggiuntivi: Una volta costituita la SRL, il notaio procede con l’iscrizione al registro delle imprese. Successivamente, il commercialista si occuperà delle comunicazioni di inizio attività, che variano a seconda del settore operativo.

Costi associati alla costituzione e alla gestione della SRL

I costi relativi alla costituzione di una SRL online comprendono la parcella del notaio e le imposte applicabili. In media, la parcella notarile per tale procedura si aggira intorno ai €1.500+IVA, con ulteriori €600 circa di imposte. Tuttavia, è importante sottolineare che la costituzione online può ridurre significativamente tali spese, arrivando a un costo approssimativo di €400+IVA, oltre alle stesse imposte.

Una volta costituita, la gestione della SRL richiederà l’assistenza di un commercialista per la tenuta della contabilità. I costi per questo servizio nel primo anno di attività si stimano intorno a €2.500+IVA.

Costituzione di una Startup Innovativa

Procedura e Spese

L’avvio di una startup innovativa rappresenta la scelta preferita per coloro che desiderano avviare un’attività commerciale nel campo della tecnologia e dell’innovazione. Creare una startup offre numerosi vantaggi, ma è importante comprendere appieno i requisiti, gli obblighi e i costi associati a questa decisione.

Avviare una Startup Innovativa: Definizione e Requisiti

Per essere considerata una startup innovativa, una società deve soddisfare requisiti specifici che ne definiscono la natura e l’attività. Vediamo quali sono questi requisiti in dettaglio:

  1. Oggetto Sociale: L’oggetto sociale di una startup deve comprendere tutte le fasi coinvolte nel portare sul mercato un prodotto o un servizio innovativo e ad alta tecnologia. Queste fasi includono lo sviluppo, la realizzazione e la commercializzazione del prodotto o del servizio. Inoltre, il prodotto o il servizio deve essere sia innovativo, offrendo una soluzione nuova a un problema esistente o soddisfacendo un’esigenza del cliente in modo innovativo, sia altamente tecnologico, utilizzando tecnologie avanzate.
  2. Requisiti Aggiuntivi: Oltre alle caratteristiche dell’oggetto sociale, una startup innovativa deve soddisfare ulteriori requisiti stabiliti dalla legge. Questi requisiti includono:
    • Spese in Ricerca e Sviluppo: La startup deve sostenere spese in ricerca e sviluppo pari o superiori al 15% dei costi totali o dei ricavi totali.
    • Personale Qualificato: La società deve impiegare personale altamente qualificato, con almeno un terzo dei dipendenti o collaboratori che sono dottorandi, dottori di ricerca e ricercatori, oppure almeno due terzi che possiedono una laurea magistrale.
    • Brevetti o Programmi per Elaboratore: La startup deve essere titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto relativo a un’invenzione legata alla sua attività, oppure deve essere titolare di diritti su un programma per elaboratore registrato presso un apposito registro pubblico.
  3. Mantenimento dei Requisiti: Dopo la costituzione della startup innovativa, è fondamentale mantenere i requisiti stabiliti nel tempo. Ciò implica la necessità di confermare o aggiornare annualmente tali requisiti attraverso un’autocertificazione da depositare presso il Registro delle Imprese. La mancata presentazione dell’autocertificazione o la perdita di uno dei requisiti comporta la perdita dello status di startup innovativa. Questo status ha una durata di 5 anni dalla data di costituzione della società.

Costi di Costituzione e Gestione di una Startup

I costi associati alla costituzione di una startup includono la parcella del notaio e le imposte applicabili. In media, il costo totale per avviare una startup si aggira intorno ai €1.500 + IVA, a cui si aggiungono circa €200 di imposte.

Una volta costituita la società, sono necessari ulteriori adempimenti per avviare l’attività e gestire la contabilità in modo corretto. I costi del primo anno di attività, inclusi i compensi del commercialista, ammontano mediamente a circa €2.500 + IVA.

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Vantaggi e Agevolazioni della Startup Innovativa

Le startup innovative godono di diversi vantaggi e agevolazioni. Durante la fase di costituzione, le uniche imposte da pagare sono l’imposta di registro di €200 e la tassa di archivio notarile di €27,50, garantendo un risparmio significativo rispetto alle imposte applicate a una SRL tradizionale.

Inoltre, le startup innovative hanno maggiori opportunità di accesso al credito e possono partecipare a vari bandi per ottenere finanziamenti e capitali. Gli investitori che sostengono le startup innovative possono beneficiare di riduzioni fiscali fino al 50% sugli importi investiti, agevolando così la raccolta di fondi per la società.

Finanziamenti e Investimenti

Esistono numerose opportunità di finanziamento sia da parte di soggetti privati (banche, investitori) che da parte di soggetti pubblici. I soci e gli investitori possono usufruire di detrazioni fiscali fino al 50% sugli importi investiti, sia per gli investimenti diretti che per quelli effettuati tramite fondi di investimento. Tra i finanziamenti pubblici disponibili, ci sono il Fondo di Garanzia che agevola l’accesso al credito fornendo garanzie sui prestiti bancari, il sostegno del Ministero dell’Economia per finanziare i piani d’impresa delle startup, e i finanziamenti agevolati offerti da Invitalia, che fornisce prestiti senza interessi in base alle spese sostenute e servizi di assistenza tecnico-gestionale.

Procedura per la Creazione di una Startup: Adempimenti

Per aprire una startup, è necessario seguire alcuni passaggi iniziali. Ecco quali sono:

  1. Creare i documenti necessari: Statuto e Atto Costitutivo per regolare il funzionamento della società e i rapporti tra i soci. Con il nostro servizio, è possibile creare online questi documenti in modo personalizzato.
  2. Versare il capitale sociale: Ogni socio deve versare la propria quota di capitale sociale, che può essere di importo minimo, anche solo €1.
  3. Atto del notaio: Fissare un appuntamento con il notaio per la costituzione della startup. Dal 14 dicembre 2021, è possibile costituire la società anche online, tramite videoconferenza.
  4. Altri passaggi: Aprire una partita IVA e una casella di posta elettronica certificata (PEC) per la società, e ottenere una firma digitale per l’amministratore. È inoltre necessario presentare tutti i documenti aggiuntivi

Creare una SRLS Senza l’Intervento del Notaio

È una Opzione?

Si discute spesso della Possibilità di Costituire una SRLS Senza il Coinvolgimento del Notaio, ma è davvero fattibile aprire una società senza il suo contributo? In realtà, anche per la creazione di una SRLS, la figura del notaio è imprescindibile. I soci, dunque, devono necessariamente rivolgersi a un notaio per costituire la società e registrarla presso la Camera di Commercio. La SRL Semplificata, però, rappresenta un’eccezione, poiché può essere costituita dal notaio senza che i soci debbano sostenere spese notarili. All’atto della costituzione, infatti, i soci non corrispondono alcun compenso al notaio, il quale presta il suo servizio gratuitamente. Nonostante questo vantaggio iniziale, la SRLS presenta diversi vincoli rispetto a una SRL ordinaria, e i soci devono comunque affrontare le stesse imposte e spese operative. Tra i limiti della SRLS rientrano lo statuto non modificabile, il limite massimo del capitale sociale di €9.999 e l’impossibilità di avere altre società come soci. Per queste ragioni, spesso dopo la costituzione diventa necessario convertire la SRLS in SRL ordinaria, con costi significativi. Per maggiori dettagli, è disponibile una guida sui limiti della SRLS e le differenze rispetto alle SRL.

Quando è Possibile Costituire una SRL Senza Notaio?

Dal 14 dicembre 2021, è fattibile costituire una SRL o una SRLS interamente online, tramite videoconferenza. La costituzione avviene tuttavia con il coinvolgimento di un notaio, il quale si occupa di identificare i soci, verificare i versamenti del capitale sociale e formalizzare la costituzione. Tutti i soci devono essere muniti di firma digitale attiva per firmare i documenti richiesti per la costituzione.

Quali Sono i Costi Associati alla Costituzione di una SRLS?

I costi iniziali per una SRL Semplificata sono gli stessi di una SRL ordinaria, escludendo il compenso per il notaio e l’imposta di bollo. Tuttavia, è complesso completare tutti gli adempimenti e trovare un notaio disponibile per costituire la società. Inoltre, occorre pagare le seguenti imposte:

  • Imposta di Registro: €200
  • Diritti Annuali presso la CCIAA: €120
  • Diritti di Segreteria: €90, nel caso in cui la SRLS sia unipersonale

Il nostro servizio di costituzione di società consente di aprire la propria società in modo semplice e rapido, con 1 anno di assistenza legale 100% online. Ci occupiamo di tutti gli aspetti, fornendo l’assistenza necessaria con tutti i documenti richiesti e organizzando l’appuntamento con il notaio. Al momento della costituzione, i soci non devono corrispondere alcun compenso al notaio, ma solo le imposte iniziali, pari a circa €320.

Dopo la costituzione, è necessario affrontare le stesse spese di una SRL ordinaria. In media, i costi del primo anno di attività sono simili a quelli di una SRL ordinaria, ammontando a circa €2.500 + IVA per i compensi del commercialista e €700 per le imposte.

I nostri clienti possono anche richiedere il servizio di contabilità online, che include tutti gli adempimenti necessari dopo la costituzione della società.

Infine, come per qualsiasi altra società, se la SRLS genera utili, dovrà pagare:

  • IRES (Imposta sul Reddito delle Società): pari al 24% sul reddito, calcolato come differenza tra ricavi di vendita e costi
  • IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive), variabile a seconda della regione

Pratiche Relative alla SRLS che Non Richiedono l’Intervento del Notaio

In passato, molte pratiche relative alla gestione di una SRL o SRLS richiedevano l’intervento del notaio. Tuttavia, oggi alcune attività possono essere svolte anche senza la sua presenza.

  • Cessione delle Quote della SRLS: Dal 2008, la vendita delle quote può avvenire senza l’intervento del notaio. I commercialisti sono autorizzati a registrare la cessione delle quote. Per procedere con la vendita delle quote, il commercialista deve redigere l’atto di cessione e farlo firmare alle parti con firma digitale. Successivamente, il professionista dovrà firmare personalmente l’atto di cessione con la sua firma digitale, apponendo una marca temporale, e trasmettere l’atto all’Agenzia delle Entrate, oltre a depositarlo presso il Registro delle Imprese.
  • Chiusura di una SRLS: In alcuni casi specifici, gli amministratori possono procedere alla chiusura della SRLS (scioglimento della società) mettendola in liquidazione. Ad esempio, una SRLS può essere liquidata se l’oggetto sociale viene raggiunto o se diventa impossibile raggiungerlo. In tali casi, è possibile adottare una procedura semplificata di scioglimento che non richiede il coinvolgimento del notaio. Questa procedura prevede diversi passaggi, tra cui l’accertamento della causa di scioglimento, la convocazione dell’assemblea dei soci per la nomina dei liquidatori, e la preparazione del bilancio finale di liquidazione. Una volta completata, la chiusura della società si conclude con la sua cancellazione dal registro delle imprese, comunicando la cessazione all’Agenzia delle Entrate e depositando i libri sociali presso il registro delle imprese.

La procedura di scioglimento comporta comunque dei costi significativi, stimati intorno a €1.000, che includono diritti, bolli da pagare al registro delle imprese e gli onorari dei liquidatori, spesso commercialisti, che gestiranno tutte le fasi dell’operazione.

Avviare una Impresa Innovativa Senza Coinvolgere il Notaio

Guida per SRL Innovative

Fino a marzo 2021, l’avvio di startup innovative senza l’intermediazione del notaio era fattibile grazie a una specifica procedura online di costituzione pensata per tali aziende. Tuttavia, questa possibilità non è più disponibile. Dal 14 dicembre 2021, è ora possibile costituire una startup innovativa online con il supporto del notaio, attraverso videoconferenza. Esamineremo la procedura precedente e come costituire oggi una società innovativa. Startup innovative: costituzione senza notaio Le startup innovative sono imprese che concepiscono, sviluppano e commercializzano prodotti o servizi innovativi e ad alto valore tecnologico. Introdotte nel 2012, hanno lo scopo di incoraggiare gli imprenditori ad abbracciare l’innovazione come elemento fondamentale del proprio business, garantendo una serie di agevolazioni e vantaggi. Per avviare tali attività, è necessario soddisfare tutti i requisiti previsti per le startup, ad esempio, destinare il 15% dei costi o ricavi alla ricerca e sviluppo dei prodotti/servizi oppure avere almeno due terzi dei soci in possesso di laurea magistrale. Dal 2016, il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha reso disponibile una procedura di costituzione online gestita dalle camere di commercio, che permetteva di avviare la propria società senza la necessità del notaio. Tuttavia, con una sentenza del 29 marzo 2021, il Consiglio di Stato ha eliminato questa possibilità, annullando il decreto ministeriale che l’aveva resa fattibile. La procedura online precedente presentava alcuni vantaggi, tra cui la possibilità di completare tutti i passaggi da remoto, senza la necessità di recarsi fisicamente in uno studio notarile, e l’assenza dei costi notarili. Questi benefici rendevano questa modalità preferibile soprattutto per chi disponeva di un budget limitato o per i soci situati in diverse regioni o paesi, che avrebbero avuto difficoltà logistiche a riunirsi. Tuttavia, vi erano anche dei svantaggi, come la complessità nella preparazione dei documenti richiesti e i tempi prolungati per l’evasione della pratica, che potevano arrivare fino a 60 giorni, a causa delle procedure delle camere di commercio. Il 14 dicembre 2021 è stata introdotta una nuova procedura di costituzione online con il coinvolgimento del notaio tramite videoconferenza. Questa modalità consente di aprire una società senza dovervi recare fisicamente, ma è necessario sostenere i costi notarili. Tuttavia, offre l’opportunità di completare il processo in tempi molto più brevi.

I passaggi da seguire senza notaio: una panoramica

Esaminiamo i passaggi previsti dalla procedura precedente:

  1. Creazione dell’atto costitutivo e dello statuto I documenti dovevano essere compilati online in un formato specifico (XML), inserendo una serie di informazioni dettagliate, come la denominazione della società, l’oggetto sociale, i dati anagrafici dei soci e degli amministratori, il sistema di amministrazione scelto e gli estremi dei versamenti del capitale sociale.
  2. Firma digitale dell’atto e dello statuto Una volta completati, i documenti dovevano essere firmati digitalmente e marcature temporalmente da tutti i soci e gli amministratori. Successivamente, il rappresentante legale della società doveva apporre una marca temporale finale su entrambi i documenti. Le firme e le marche temporali dovevano essere apposte in formati specifici per essere valide.
  3. Pagamento dell’imposta di registro L’imposta di registro per le startup ammontava a €200 e doveva essere versata tramite il modello F24 dell’Agenzia delle Entrate. Il versamento veniva effettuato dal rappresentante legale attraverso la propria banca.
  4. Richiesta di registrazione fiscale degli atti La registrazione veniva effettuata online, allegando i file degli atti registrati, la ricevuta di pagamento dell’imposta di registro e il modello 69 dell’Agenzia delle Entrate debitamente compilato. Dopo le verifiche necessarie, veniva rilasciata una ricevuta di registrazione.
  5. Presentazione della pratica alla camera di commercio La pratica di costituzione doveva essere predisposta e inviata attraverso specifici software, allegando gli atti registrati, la ricevuta di registrazione e una serie di documenti aggiuntivi specifici per le startup innovative. Dopo le opportune verifiche, la camera di commercio comunicava l’avvenuta iscrizione della società nella sezione dedicata del registro imprese per le startup innovative.

La predisposizione della pratica richiedeva una buona competenza nell’uso degli strumenti informatici e la gestione autonoma di eventuali integrazioni richieste. Questi fattori facevano sì che la maggior parte degli imprenditori preferisse comunque la costituzione tradizionale con il notaio. Il modello standard per le startup senza notaio Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) forniva documenti standard per l’atto costitutivo e lo statuto delle startup innovative. Se si optava per la procedura telematica, questi documenti venivano compilati direttamente online. Tuttavia, il modello presentava dei limiti nella personalizzazione delle clausole, ad esempio per quanto riguarda le opzioni di trasferimento delle quote della società. Era possibile scegliere solo una clausola tra il divieto assoluto di trasferimento, la vendita con prelazione ai soci e la vendita con riserva di gradimento. In generale, non era possibile modificare liberamente il testo di qualsiasi altra clausola. Per una maggiore personalizzazione dei documenti costitutivi, la via migliore rimaneva comunque quella della costituzione tramite il notaio.

Il Finanziamento Iniziale della SRL

Procedura e Modalità di Versamento

Il capitale sociale di una Società a Responsabilità Limitata (SRL) costituisce il valore monetario dei contributi apportati dai suoi soci. Esaminiamo insieme cosa rappresenta, come opera e come effettuare i versamenti. Definizione del Capitale Sociale nelle SRL Le SRL hanno un patrimonio distintivo rispetto ai loro soci. Pertanto, è essenziale dotare la società di un capitale iniziale per sostenere le attività commerciali presenti e future. Questo capitale è noto come capitale sociale e include tutti i contributi dei soci. I conferimenti rappresentano il contributo dei soci al patrimonio iniziale della società e possono essere effettuati in denaro o in forma di altri beni valutabili. I soci possono apportare prestazioni in natura (ad esempio, lavoro svolto da un socio), beni (come immobili) e diritti (come diritti di credito). In questi casi, è richiesta una relazione giurata da un esperto (come un commercialista o un perito immobiliare) per valutare il valore di tali contributi. Capitale Minimo Il capitale sociale minimo per le SRL è stato notevolmente ridotto nel tempo. La legge del 9 agosto 2013 ha introdotto la possibilità di costituire qualsiasi tipo di SRL con un capitale sociale iniziale di soli 1 euro. In passato, il capitale minimo per una SRL poteva essere inferiore a €10.000 solo nel caso di SRL semplificate o a capitale ridotto (ora non più in vigore). Capitale Massimo Non esiste un limite massimo per il capitale sociale di una SRL ordinaria; può essere illimitato. Questa è una distinzione importante rispetto alle SRL Semplificate (SRLS), che hanno un limite massimo di €9.999,99 per il capitale sociale. Versamento del Capitale Sociale per la Costituzione della Società Quanto capitale sociale è richiesto? Al momento della costituzione, i soci devono versare almeno il 25% dei contributi, che devono essere in denaro. Il restante 75%, noto come “contributi sottoscritti”, può essere versato successivamente. Questi contributi possono essere effettuati anche sotto forma di prestazioni in natura o diritti. Modalità di Versamento dei Contributi in Denaro I contributi in denaro possono essere versati con qualsiasi metodo di pagamento. In genere, vengono effettuati in contanti (entro il limite di €2.000), tramite assegno circolare, bonifico bancario o mediante fideiussione bancaria o assicurativa. Il versamento può essere effettuato direttamente a un amministratore o a una persona designata (come un notaio), oppure su un conto corrente intestato alla società in costituzione. Capitale Sociale nelle SRL con Regimi Particolari Per le SRL con capitale inferiore a €10.000, le SRL unipersonali e le SRLS, ci sono regole speciali per il capitale sociale. In questi casi, il capitale deve essere versato integralmente al momento della costituzione e deve essere in denaro. Mora dei Soci Se i soci non adempiono all’impegno di versare i contributi sottoscritti al momento della costituzione, gli amministratori devono mettere in mora il socio, chiedendogli di completare il versamento. Se il socio non adempie ancora, la sua quota sociale può essere venduta per escluderlo dalla società.

Variazioni del Capitale Sociale Durante la vita della società, il capitale sociale può essere aumentato o ridotto, modificando l’atto costitutivo. L’aumento del capitale può avvenire a pagamento o gratuitamente. L’aumento a pagamento coinvolge l’apporto di nuovi contributi da parte dei soci o di terzi che acquistano quote della società. L’aumento gratuito comporta il trasferimento di riserve o fondi del patrimonio della società al capitale sociale. La riduzione del capitale è prevista per proteggere i creditori in determinate situazioni. Può essere obbligatoria, ad esempio, quando le perdite superano 1/3 del capitale sociale, o volontaria, quando i soci decidono di ridurre l’eccesso di capitale sociale.

L’Importo Minimo del Capitale Sociale per le SRL

Limiti e Procedure

Il capitale sociale minimo richiesto per la costituzione di una Società a Responsabilità Limitata (SRL) è stato significativamente ridotto nel corso degli anni. Esaminiamo insieme il valore minimo necessario per avviare una società a responsabilità limitata e le relative disposizioni. Capitale Minimo per le SRL La legge n. 99 del 9 agosto 2013 ha ridotto notevolmente l’importo del capitale sociale minimo richiesto per costituire una SRL, stabilendo che ora è sufficiente un capitale sociale di soli 1 euro per qualsiasi tipo di SRL. Ciò significa che è possibile costituire una SRL ordinaria, una startup innovativa o una SRL semplificata anche con un capitale sociale inferiore a €10.000. Questa regola si applica anche alle SRL unipersonali (con un solo socio). In precedenza, era richiesto un capitale sociale iniziale di almeno €10.000 per costituire una SRL, esclusivamente per le SRL semplificate e per la SRL a capitale ridotto, ormai abrogata. Questi limiti sono stati eliminati per consentire a qualsiasi imprenditore di avviare la propria attività con un investimento iniziale molto ridotto. Vincoli sul Versamento del Capitale Minimo (Inferiore a €10.000) Per coloro che costituiscono una SRL ordinaria con un capitale sociale inferiore ai €10.000, sono previste alcune regole specifiche sul versamento del capitale. Versamento Integrale del Capitale Sociale Il capitale sociale deve essere versato integralmente al momento della costituzione. Ciò significa che i soci devono effettuare tutti i loro conferimenti immediatamente e completamente. Al contrario, se il capitale iniziale supera i €10.000, i soci possono versare solo il 25% dei conferimenti. Ad esempio, se il capitale sociale iniziale è di €3.000, i soci devono versare l’intero importo al momento della costituzione. Se invece il capitale è di €100.000, i soci devono versare solo €25.000 al momento della costituzione. Conferimenti Esclusivamente in Denaro I soci possono versare solo contributi in denaro e non sono ammessi altri tipi di contributi, come contributi in natura (ad esempio, servizi forniti da un socio), beni (come immobili) o diritti (come diritti di credito). Accantonamento della Riserva Legale del 20% I soci devono accantonare una somma pari al 20% degli utili annuali per destinare al capitale sociale, fino a raggiungere i €10.000. È previsto l’obbligo di raggiungere questa cifra, anche se non è specificato alcun limite temporale per farlo. Ad esempio, se la società genera un utile netto di €10.000 nell’anno X e il capitale sociale è di €2.000, dovrà accantonare €2.000 come riserva legale e destinare questa somma al capitale.

Effettuare il Versamento del Capitale Sociale per una SRL

Procedure e Normative

Scopriamo insieme il processo di versamento del capitale sociale in una Società a Responsabilità Limitata (SRL) e le relative direttive e regolamenti.

Definizione del Versamento del Capitale nelle SRL Il versamento del capitale sociale implica la consegna, all’amministratore, dei conferimenti effettuati dai soci. Questo capitale sociale è fondamentale per fornire alla società un patrimonio iniziale che garantisca il corretto svolgimento delle attività commerciali e future operazioni.

Il Capitale Minimo per la Costituzione di una SRL La legge n. 99 del 9 agosto 2013 ha reso possibile la costituzione di una SRL con un capitale sociale minimo di soli €1. Tale disposizione ha permesso di avviare una SRL di qualsiasi tipo anche con un capitale sociale inferiore a €10.000. In passato, invece, era richiesto un capitale iniziale di almeno €10.000, applicabile solo alle SRL semplificate e alla SRL a capitale ridotto, oggi abrogata.

Modalità di Versamento del Capitale Sociale Il capitale sociale può essere versato in diversi modi e forme:

  1. Conferimenti in Denaro: Questo è il metodo più comune. I soci possono versare denaro contante, tramite bonifico bancario o assegno circolare. Tuttavia, esiste un limite di €4.999 per i versamenti in contanti per conformità alle normative antiriciclaggio.
  2. Conferimenti in Prestazioni d’Opera o Servizi: In questo caso, un socio può contribuire alla SRL attraverso la propria attività lavorativa, intellettuale o manuale. È richiesta una stima del valore di questa prestazione da parte di un esperto e l’assicurazione della sua effettiva esecuzione attraverso una polizza assicurativa o una fideiussione bancaria.
  3. Conferimenti in Crediti e Beni: I soci possono anche contribuire con crediti o beni, come immobili, macchinari, brevetti o conoscenze. Anche in questo caso, è necessaria una valutazione esperta per determinare il valore del conferimento.

Quantità del Capitale da Versare Per costituire una SRL, è richiesto il versamento di almeno il 25% dei conferimenti, se il capitale sociale è maggiore o uguale a €10.000. Il restante 75% può essere versato in un secondo momento, anche in forma di prestazioni d’opera o servizi, beni o crediti. Se i soci non rispettano questo impegno, gli amministratori devono richiedere il versamento e, in caso di mancato pagamento, possono procedere con la vendita della quota del socio.

Tempistica e Destinatario del Versamento Il capitale sociale deve essere versato al momento della costituzione della SRL. Se la costituzione avviene online, il versamento deve essere effettuato al notaio. Altrimenti, il versamento può essere fatto al futuro amministratore, che potrebbe essere il presidente (se la società è amministrata da un consiglio di amministrazione) o l’amministratore unico (nel caso di una SRL con amministratore unico).

Modifica dell’Oggetto Sociale per SRL e SRLS

Procedura e Direttive

L’oggetto sociale di una Società a Responsabilità Limitata (SRL) o di una SRL Semplificata (SRLS) descrive l’ambito delle attività della società e le eventuali restrizioni. Vediamo insieme come redigere, modificare e alcuni esempi pratici.

Definizione dell’Oggetto Sociale L’oggetto sociale è una clausola dei documenti costitutivi che delinea le principali aree di attività della società. I soci hanno il compito di definire un oggetto sociale che sia:

  • Possibile: l’oggetto sociale non può contemplare obiettivi irrealizzabili o attività incompatibili con la legge.
  • Lecito: le attività previste non devono violare la normativa vigente.
  • Determinato: l’oggetto sociale deve essere definito con chiarezza e precisione.

Inoltre, alcune attività potrebbero essere soggette a restrizioni legali o richiedere specifiche autorizzazioni. Ad esempio, l’intermediazione finanziaria richiede requisiti specifici come un capitale sociale più elevato.

Contenuto e Redazione dell’Oggetto Sociale L’oggetto sociale deve includere una chiara indicazione delle attività svolte dalla società, sia principali che secondarie, in modo preciso ma non eccessivamente restrittivo.

  • Una descrizione troppo ampia potrebbe risultare indeterminata. Ad esempio, “vendita di prodotti” è troppo generico, mentre è meglio specificare il tipo di prodotti, come “vendita di prodotti di elettronica anche su internet”.
  • Al contrario, una descrizione troppo specifica potrebbe limitare eccessivamente l’attività della società. Ad esempio, “vendita di camicie” è troppo dettagliato, mentre è preferibile indicare “vendita di prodotti di abbigliamento”.
  • Le attività accessorie non devono essere necessariamente elencate nell’oggetto sociale, poiché possono essere svolte comunque. Ad esempio, se la vendita di prodotti richiede un negozio, non è necessario specificare l’acquisto o il noleggio del locale nell’oggetto sociale.

Esempi di Oggetto Sociale per SRL Ecco alcuni esempi pratici di oggetto sociale per descrivere attività comuni:

  • Sviluppo Software: Progettazione, realizzazione, distribuzione e assistenza tecnica per software, oltre all’acquisto e vendita di hardware.
  • E-commerce: Commercio di prodotti di abbigliamento, anche online.
  • Marketing: Consulenza e gestione di campagne pubblicitarie e di comunicazione.
  • Consulenza Aziendale: Ricerca e consulenza in ambito di marketing, organizzazione aziendale, finanza e risorse umane.

Modifica dell’Oggetto Sociale La modifica dell’oggetto sociale richiede una modifica dello statuto della società, con i seguenti passaggi:

  • Convocazione di un’assemblea straordinaria dei soci, presieduta da un notaio.
  • Approvazione della proposta di modifica con una maggioranza qualificata.
  • Iscrizione della modifica nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio, su richiesta del notaio.

Definizione dell’Oggetto Sociale per la Startup Innovativa

Linee Guida ed Esempi

La redazione dell’oggetto sociale per una startup innovativa richiede una speciale attenzione alle caratteristiche previste per legge. Esploriamo insieme queste disposizioni e come delineare al meglio l’oggetto sociale.

Introduzione all’Oggetto Sociale

L’oggetto sociale rappresenta una sintesi dell’attività svolta da una società e viene formalizzato nello statuto, documento che ne regola il funzionamento e i rapporti tra i soci. Le direttive per la stesura dell’oggetto di una startup innovativa coincidono con quelle di qualsiasi altra società, con l’aggiunta di alcuni requisiti supplementari.

L’oggetto sociale serve a delimitare le attività della società e degli amministratori, allo scopo di tutelare i soci. Deve essere redatto in modo chiaro e specifico per consentire ai soci di verificare che la società operi esclusivamente nelle attività previste, poiché svolgere attività diverse comporterebbe rischi e investimenti differenti.

Un’azienda può svolgere un’attività principale a cui possono affiancarsi attività secondarie, mentre le attività accessorie sono sottintese nell’oggetto sociale anche se non esplicitamente indicate.

Linee Guida per la Stesura dell’Oggetto Sociale della Startup Innovativa

Le startup innovative devono rispettare determinati requisiti per potersi iscrivere alla camera di commercio e beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge. In particolare, l’attività della società deve presentare le seguenti caratteristiche:

  • Sviluppo, realizzazione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi.
  • Descrizione sintetica di tali prodotti o servizi.
  • Spiegazione breve degli aspetti innovativi e tecnologici dei prodotti o servizi offerti.

Tali caratteristiche devono essere riflesse in modo chiaro nell’oggetto sociale affinché la startup possa iscriversi correttamente nel Registro delle Imprese.

Procedura per la Formulazione dell’Oggetto Sociale della Startup

  1. Descrizione del Prodotto o Servizio Offerto L’oggetto sociale della startup deve brevemente definire la categoria di prodotti o servizi offerti, comprendendo tutte e tre le fasi: sviluppo, produzione e vendita. La descrizione non deve essere né troppo generica né troppo specifica.
  2. Spiegazione dell’Innovazione Occorre spiegare perché il prodotto o servizio offerto è innovativo, presentando un nuovo modo di risolvere un problema o soddisfare le esigenze dei clienti.
  3. Indicazione della Tecnologia Utilizzata Infine, è necessario indicare in modo conciso le caratteristiche che rendono il prodotto o servizio altamente tecnologico, senza entrare troppo nel dettaglio.

Esempi di Oggetto Sociale per Startup Innovativa

Esempio 1 (Prodotto per la Pulizia) “Sviluppo, produzione e commercializzazione di soluzioni innovative per la pulizia degli ambienti, tra cui un gel antibatterico per qualsiasi superficie. Tali soluzioni si distinguono per l’utilizzo di componenti naturali e non aggressivi e si avvalgono di una tecnologia proprietaria brevettata.”

Esempio 2 (Cuffie Fonoassorbenti) “Realizzazione e vendita di cuffie fonoassorbenti innovative, in grado di eliminare completamente i rumori ambientali. Questo prodotto si distingue per le sue dimensioni ridotte e per l’utilizzo di un algoritmo proprietario per il riconoscimento e l’eliminazione automatica dei rumori di fondo.”

Conclusione

Se l’oggetto sociale non rispetta i requisiti previsti, la camera di commercio può rifiutare l’iscrizione della startup come società innovativa, iscrivendola come SRL ordinaria. È quindi essenziale redigere l’oggetto sociale con attenzione per evitare inconvenienti e garantire l’ammissibilità della società come startup innovativa.

Definizione dell’Oggetto Sociale per Aziende di Servizi

Indicazioni Pratiche

Esplora il modo corretto di delineare l’oggetto sociale per un’azienda di servizi. L’oggetto sociale è un elemento fondamentale in quanto descrive l’attività principale dell’impresa. Vediamo insieme le regole da seguire per redigerlo in modo efficace.

Che cos’è e come si redige l’oggetto sociale per un’azienda di servizi

L’oggetto sociale deve essere una chiara dichiarazione di quali servizi l’azienda intende offrire. Questa descrizione dell’attività aziendale è inserita nei documenti costitutivi, come lo statuto e l’atto costitutivo. La formulazione dell’oggetto sociale richiede attenzione poiché delimita l’area di attività dell’azienda.

Il primo passo per redigere un testo adeguato è identificare il settore di attività e il mercato di riferimento dell’azienda. Le aziende di servizi possono operare in una vasta gamma di settori, che vanno dallo sviluppo software alla consulenza marketing. È utile pianificare le attività e gli obiettivi con un business plan per identificare il perimetro dell’attività aziendale.

Linee guida e esempi per l’oggetto sociale di un’azienda di servizi

Una volta individuata la tipologia di servizi, è consigliabile seguire alcune regole per redigere l’oggetto sociale in modo efficace. Ecco alcune linee guida:

  • Evita di essere troppo generico (ad esempio, “prestazione di servizi”) o troppo specifico (ad esempio, “servizi di consulenza marketing per il settore moda”).
  • Specifica chiaramente i servizi erogati, distinguendo l’attività principale da quella secondaria (ad esempio, una società può occuparsi sia dello sviluppo software che dell’assistenza tecnica).
  • Includi solo i servizi che l’azienda effettivamente eroga o intende erogare nel prossimo futuro.
  • Assicurati che l’attività sia legale e non contravvenga alla legge né sia riservata a soggetti diversi dall’azienda (ad esempio, i servizi di noleggio con conducente sono riservati a persone fisiche con specifiche autorizzazioni).

Ecco alcuni esempi pratici di oggetti sociali per aziende di servizi:

  • Servizi di consulenza: “L’azienda offre consulenza nel settore del marketing, della pianificazione commerciale e della comunicazione”.
  • Sviluppo software: “L’azienda si occupa dello sviluppo, della commercializzazione, della manutenzione e dell’assistenza tecnica di software”.
  • Servizi di pulizia: “L’azienda offre servizi di disinfestazione, derattizzazione e sanificazione”.

Come scegliere l’oggetto sociale giusto per la propria attività

Per redigere l’oggetto sociale in modo efficace, è consigliabile rivolgersi a un professionista per garantire la coerenza con le intenzioni aziendali e il rispetto della legge. La consulenza di un esperto aiuta a risparmiare tempo e a conoscere le attività riservate e quelle soggette ad autorizzazioni particolari (come l’HACCP per i servizi di ristorazione). Riduce inoltre la necessità di futuri cambiamenti dell’oggetto sociale e offre una descrizione accurata dell’attività aziendale.

Con i nostri servizi, puoi costituire la tua azienda online con il supporto legale incluso per un anno. Un esperto ti guiderà attraverso tutti i passaggi e i documenti necessari. Dopo la costituzione, potrai richiedere servizi su misura, come contratti per fornitori e clienti, registrazione del marchio, privacy e servizi contabili online.

Ridefinizione dell’Oggetto Sociale per SRL

Espansione e Costi Associati

La revisione dell’oggetto sociale di una Società a Responsabilità Limitata (SRL) richiede una deliberazione da parte degli associati, sotto la supervisione di un notaio. Esaminiamo in che cosa consiste questo processo, quali sono i requisiti e quanto può costare.

Espansione dell’Oggetto Sociale della SRL: Definizione e Procedure

L’oggetto sociale indica le attività economiche che la società si impegna a svolgere nel corso della sua esistenza. Tale oggetto può essere ampliato, ridotto o addirittura completamente rinnovato. L’ampliamento diventa necessario quando la società desidera espandersi in nuovi settori (ad esempio, aggiungendo l’attività editoriale a quella di marketing) o quando intende operare in modo diverso (come l’introduzione della vendita online accanto a quella tradizionale).

Indipendentemente dal motivo, qualsiasi modifica all’oggetto sociale richiede una revisione dello statuto della società, approvata dall’assemblea straordinaria dei soci, con la presenza di un notaio. La deliberazione per la modifica dell’oggetto sociale deve ottenere il voto favorevole della maggioranza dei soci che rappresentino almeno la metà del capitale sociale, a meno che lo statuto non preveda diversamente.

Dopo la deliberazione, il nuovo statuto deve essere trasmesso al registro delle imprese entro 30 giorni per la registrazione. Solo dopo questa fase, le modifiche entrano in vigore.

Costi Associati alla Modifica dell’Oggetto Sociale della SRL: Procedure e Onorari

La modifica dell’oggetto sociale comporta dei costi, principalmente dovuti alla necessità di coinvolgere un notaio. Il notaio presenzierà all’assemblea dei soci per verbalizzare le decisioni e redigere il nuovo statuto, il cui onorario dovrà essere sostenuto dalla società.

Per semplificare e rendere più efficiente questo processo, puoi usufruire dei nostri servizi. Mettiti in contatto con noi per una consulenza personalizzata e un preventivo dettagliato per la redazione del nuovo oggetto sociale e l’espletamento di tutte le procedure richieste.

Gestione delle Variazioni di Capitale Sociale e Ingresso di Nuovi Soci

L’aumento del capitale sociale e l’introduzione di nuovi soci comportano una revisione dello statuto, poiché influenzano l’ammontare del capitale e la composizione societaria. Spesso queste operazioni sono eseguite insieme alla modifica dell’oggetto sociale, soprattutto se l’ingresso di nuovi soci richiede una ridefinizione dell’oggetto stesso.

Anche in questo caso, l’assemblea dei soci, presieduta da un notaio, delibera le modifiche che, successivamente, saranno trasmessi al registro delle imprese per la registrazione.

Modifica dell’Oggetto Sociale della SRL senza Notaio

Fino al 2021, le startup innovative costituite online potevano modificare l’oggetto sociale senza ricorrere al notaio, utilizzando la piattaforma startup.registroimprese.it. Tuttavia, questa pratica è stata dichiarata illegittima da una sentenza del Consiglio di Stato nel marzo 2021. Pertanto, attualmente, la modifica dell’oggetto sociale per qualsiasi tipo di SRL richiede l’intervento di un notaio.

Apertura di una SRL Semplificata (SRLS)

Procedura e Costi

La costituzione di una Società a Responsabilità Limitata Semplificata (SRLS) rappresenta una scelta consigliata per realtà imprenditoriali di dimensioni ridotte e poco strutturate. Tuttavia, sebbene questa forma societaria offra alcuni vantaggi in termini di costi iniziali, è importante considerare i limiti e le restrizioni associati. Esaminiamo quindi in dettaglio i requisiti, i vantaggi e gli svantaggi, nonché gli adempimenti e i costi applicabili relativi all’apertura di una SRLS.

Definizione e Requisiti per l’Apertura di una SRLS

La SRL Semplificata (SRLS) rappresenta una particolare forma societaria caratterizzata da costi di costituzione ridotti. Tuttavia, tale semplificazione comporta alcuni vincoli che limitano l’adattabilità e l’efficacia operativa della società stessa. Le principali caratteristiche e i requisiti della SRLS includono:

  • Atto costitutivo e statuto standard: L’atto costitutivo e lo statuto devono rispettare un modello predefinito, il quale non ammette molte delle clausole personalizzabili tipiche di una SRL tradizionale.
  • Capitale sociale massimo di €9.999: Il capitale sociale della SRLS è limitato a questo importo, e il versamento deve avvenire esclusivamente in denaro.
  • Soci esclusivamente persone fisiche: La SRLS può avere solo soci persone fisiche, escludendo quindi la possibilità di coinvolgere persone giuridiche come soci.
  • Nomenclatura specifica e indicazioni negli atti: La società deve adottare la denominazione di “società a responsabilità limitata semplificata” e specificare l’importo del capitale versato negli atti e nella corrispondenza ufficiale.

Differenze con la SRL: Vantaggi, Svantaggi e Costi

La principale distinzione tra una SRLS e una SRL ordinaria risiede nei costi di costituzione ridotti offerti dalla prima. Tuttavia, è fondamentale considerare che tale semplificazione comporta anche limiti significativi che possono compromettere l’efficacia operativa della società. Di seguito sono riassunte le principali differenze tra SRLS e SRL:

  • Tipologia dei soci: Mentre una SRL può avere sia soci persone fisiche che giuridiche, la SRLS è limitata a soci persone fisiche.
  • Capitale sociale: Mentre il capitale sociale di una SRL non ha limiti massimi, nella SRLS è limitato a €9.999.
  • Flessibilità e personalizzazione: La SRL offre maggiore flessibilità e consente l’inserimento di regole personalizzate sul funzionamento della società, mentre la SRLS non ammette alcuna personalizzazione degli atti costitutivi.

In sintesi, sebbene l’apertura di una SRLS offra vantaggi in termini di costi iniziali, è importante considerare i limiti pratici e l’eventuale necessità di trasformazione in una SRL, con conseguenti costi aggiuntivi. Per tali motivi, si consiglia di valutare attentamente l’opzione di costituire una SRL ordinaria.

Costi di Costituzione e di Gestione di una SRL Semplificata

I costi associati alla costituzione di una SRLS comprendono esclusivamente le imposte iniziali, le quali ammontano a €320 per le società con più soci e €410 per le società con un solo socio. Tuttavia, è importante considerare che la procedura per costituire una SRLS potrebbe richiedere tempi più lunghi rispetto all’apertura di una SRL ordinaria, con ritardi fino a un mese o più. Di conseguenza, per accelerare i tempi di apertura, potrebbe essere conveniente optare per una SRL tradizionale.Una volta costituita la società, sarà necessario affrontare ulteriori adempimenti per avviare l’attività e gestire la contabilità in modo corretto. I costi del primo anno di attività, comprensivi dei compensi del commercialista, si aggirano intorno a €2.500+IVA.Per agevolare la gestione contabile dopo la costituzione, è possibile usufruire del servizio di contabilità online al prezzo di €499+IVA a quadrimestre, il quale include tutti gli adempimenti necessari.

Tassazione e Adempimenti Successivi

Per quanto riguarda la tassazione, le SRLS non godono di agevolazioni fiscali specifiche e sono soggette alle stesse imposte applicate alle SRL ordinarie, tra cui l’IRES (Imposta sul Reddito delle Società) e l’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive).Per aprire una società, è necessario seguire alcuni passaggi iniziali, tra cui la creazione dei documenti necessari, il versamento del capitale sociale e l’atto del notaio. Inoltre, è essenziale aprire una partita IVA, una casella di posta elettronica certificata (PEC) e ottenere una firma digitale per l’amministratore.In conclusione, l’apertura di una SRL Semplificata può offrire vantaggi in termini di costi iniziali, ma è fondamentale valutare attentamente i limiti e gli svantaggi associati. Optare per una SRL tradizionale potrebbe essere più vantaggioso a lungo termine, soprattutto considerando la possibilità di personalizzazione e flessibilità offerta da tale forma societaria.

Amministrazione e gestione di una società

L’amministratore della Srl è colui che dirige e organizza tutta l’attività dell’azienda. E’ una figura che ha un compito fondamentale: è responsabile della gestione della società, pertanto del proprio operato, nei confronti di tutti gli stakeholder, soci e terzi. Di fatto, è il rappresentante legale della società ed agisce per nome e per conto dell’impresa stessa. 

L’amministrazione della SRL può essere esercitata in vari modi: da un amministratore unico, da un consiglio di amministrazione o da più amministratori che possono avere poteri disgiunti o congiunti.

Amministratore Unico in una Società a Responsabilità Limitata

L’amministratore unico rappresenta un’alternativa al consiglio di amministrazione e può essere sia un socio della società che un individuo esterno al nucleo sociale. 

Responsabilità dell’Amministratore Unico

L’amministratore unico deve svolgere il proprio incarico con diligenza e rispettando gli obblighi previsti dallo statuto: ciò significa che deve agire con attenzione, cura e dedizione. In caso contrario, può essere tenuto a rispondere personalmente dei danni causati alla società, ai soci, ai terzi e ai creditori.

A seconda delle azioni o omissioni commesse, la responsabilità dell’amministratore può essere di natura civile, penale e amministrativa. Vediamole in dettaglio.

Responsabilità civile  

Tuttavia, se l’operatore non agisce in modo corretto, risponde per il suo operato:

  • verso l’azienda per i danni causati dalla mancata osservanza degli obblighi imposti dalla legge e dal patto sociale (ad esempio, la mancata tenuta dei registri aziendali) 
  • verso i singoli soci e i terzi per i danni direttamente causati da azioni dolose o negligenti (ad esempio, se nasconde la situazione di crisi dell’azienda e induce una banca a concedere un prestito) 
  • verso i creditori dell’azienda per non aver preservato il patrimonio aziendale, il che rende impossibile il pagamento dei creditori (ad esempio, l’acquisto di un immobile che impedisce il rimborso dei creditori).

Responsabilità amministrativa 

Gli operatori sono soggetti a obblighi imposti dalla legge nei confronti dello Stato e della Pubblica Amministrazione, le cui violazioni sono punite con sanzioni amministrative pecuniarie. 

Sono punite le violazioni quali la mancata presentazione di comunicazioni aziendali presso il Registro delle Imprese, la mancata convocazione dell’assemblea dei soci, il mancato deposito del bilancio, ecc.

Responsabilità penale 

Gli operatori rispondono anche penalmente per alcuni reati specifici commessi nello svolgimento delle loro funzioni. 

Ad esempio reati come la falsificazione dei bilanci, il fallimento, le violazioni delle norme tributarie, il mancato pagamento di imposte o contributi, ecc.

Oltre all’obbligo di risarcire il danno patrimoniale causato, l’operatore autore del reato può essere condannato a pene detentive o, nei casi meno gravi, al pagamento di multe.

L’intervento di rendiconto dell’amministratore nella SRL 

L’intervento di rendiconto nella SRL permette di valutare la responsabilità degli amministratori e richiedere il risarcimento dei danni. Può essere avviato da soci, creditori o terzi danneggiati entro cinque anni dalla fine del mandato degli amministratori.

Se approvato con almeno un quinto del capitale sociale, comporta automaticamente la revoca dell’amministratore. L’azienda può rinunciare o transigere, ma ciò richiede il consenso di almeno due terzi del capitale sociale e non può essere opposto da soci che rappresentano almeno un decimo del capitale sociale.

Nomina, Revoca e Dimissioni

L’amministratore unico viene nominato nell’atto costitutivo della società. In caso di sostituzione dell’amministratore, la nomina avviene tramite una delibera successiva dell’assemblea.

L’amministratore unico può essere nominato per un periodo determinato o a tempo indeterminato. Nel secondo caso, rimane in carica fino alla revoca o alle dimissioni, che possono essere presentate in qualsiasi momento.

La revoca dell’amministratore unico è decisa dagli azionisti e annotata nel verbale dell’assemblea. Se l’incarico è a tempo determinato, l’amministratore ha diritto a ricevere la compensazione fino alla scadenza del mandato, a meno che la revoca non sia dovuta a una grave violazione (giusta causa).

Dimissioni e revoca acquisiscono efficacia quando l’amministratore uscente viene sostituito da un altro individuo (es. morte dell’amministratore unico, che comporta la sua immediata decadenza dalla carica e la necessità per gli azionisti di nominare un successore).

Compensazione dell’Amministratore Unico

In genere, data l’importanza del ruolo, è comune che l’operatore riceva un compenso, che è stabilito dall’assemblea dei soci. Tuttavia non c’è alcun obbligo e l’operatore può essere incaricato a titolo gratuito (assunzione che deve essere accettata dall’amministratore e formalizzata per iscritto dall’assemblea dei soci nel verbale, al fine di evitare controversie). 

Il compenso è sempre specifico per l’incarico di operatore. Questo implica che si stratta di un importo riconosciuto per la gestione e la supervisione delle operazioni della società, non va pertanto confuso con la retribuzione per altre eventuali mansioni svolte dalla stessa persona all’interno della società.

Esistono due modalità principalmente per retribuire l’amministratore e gestire il rapporto con la società. Esaminiamole in dettaglio. 

Amministratore senza compenso: il rimborso spese.

L’amministratore può svolgere il suo incarico senza ricevere un compenso. In tal caso, tuttavia, può comunque richiedere il rimborso delle spese sostenute. Se l’operatore anticipa alcune spese per conto della società, questa è tenuta a rimborsarle. 

Amministratore con compenso 

I soci possono decretare un compenso fisso o variabile per l’amministratore. Non esiste un importo minimo e poiché il compenso è specifico per l’attività di operatore, può essere aggiunto al compenso per altre prestazioni lavorative.

Costituire una SRL con Amministratore Unico

Con il nostro servizio, è possibile costituire la propria società completamente online in sole 72 ore, con un anno di assistenza legale inclusa. Ci occuperemo di tutti i passaggi e della documentazione necessaria.

Dopo l’apertura, sarà possibile creare contratti personalizzati e richiedere consulenze con professionisti per qualsiasi esigenza legale della nuova azienda, come contratti con fornitori e clienti, accordi commerciali, registrazione di marchi, privacy e termini e condizioni del sito.

Inoltre, sarà possibile richiedere il servizio di contabilità online, che comprende tutti gli adempimenti necessari dopo la costituzione.

Il Consiglio di Amministrazione in una Società a Responsabilità Limitata

Il consiglio di amministrazione, noto anche con l’acronimo CdA, rappresenta una delle forme più diffuse di gestione delle società a responsabilità limitata (SRL).

Definizione e Ruolo del Consiglio di Amministrazione

Il consiglio di amministrazione è un organo collegiale responsabile della gestione delle Società a Responsabilità Limitata (SRL), designato dai soci. Deve essere composto da almeno due membri, chiamati consiglieri, che collaborano nel processo decisionale, incontrandosi fisicamente o comunicando per iscritto.

Funzionamento e Procedure del CdA

Le regole per il funzionamento del consiglio di amministrazione sono stabilite dal codice civile e dall’atto costitutivo della società, che definiscono la modalità di amministrazione, la composizione, la durata e i poteri del CdA.

Nomina e Durata

L’incarico dei membri del consiglio viene conferito al momento della costituzione della società. Nei casi delle società più piccole, i membri del CdA sono spesso scelti tra i soci stessi, ma è altresì possibile designare persone esterne. Per quanto riguarda la durata dell’incarico, essa può essere:

  • A tempo determinato: in tal caso, i membri decadono alla scadenza del termine e devono essere riconfermati.
  • A tempo indeterminato: in questo caso, i membri rimangono in carica finché non si dimettono o vengono revocati dai soci.

Composizione e Poteri

 Il consiglio di amministrazione è composto da almeno due membri:

  • Il Presidente: il quale ha il compito di convocare il CdA, presiedere le riunioni e proclamare le decisioni prese. Può essere coadiuvato da un Vicepresidente.
  • Gli altri membri: ai quali possono essere assegnati incarichi specifici o funzioni particolari.

I poteri dei singoli membri sono stabiliti e approvati dal consiglio stesso. 

Inoltre, il CdA può designare un amministratore al quale conferire poteri specifici da esercitare individualmente, come il caso dell’amministratore delegato. Ogni membro del CdA è responsabile delle proprie azioni nei confronti della società.

Riunioni e Verbali 

Le riunioni rappresentano il principale mezzo di decisione del consiglio di amministrazione. Affinché la riunione sia valida, è necessaria la presenza di almeno la metà dei membri, e le decisioni vengono prese a maggioranza. Generalmente, i membri possono partecipare alle riunioni in due principali modalità: di persona o tramite videoconferenza.

Le riunioni del CdA sono convocate dal Presidente, che provvede anche a far redigere il verbale dei dibattiti e a proclamare le decisioni. Il verbale definitivo è quindi firmato dal Presidente e dal segretario.

Utilizzo del CdA e Alternative

Il consiglio di amministrazione viene impiegato quando la gestione della società richiede la partecipazione di più individui. Questa modalità consente di:

  • Garantire trasparenza e controllo nel processo decisionale ed esecutivo.
  • Bilanciare gli interessi dei vari soci.
  • Affidare la gestione aziendale a individui con competenze professionali diverse.

Adempimenti e costi societari (SRL,SRLS,START-UP)

Validazione dei registri societari per SRL, SRLS, Start-Up Neocostituite

La bollatura e la vidimazione dei libri sociali e dei registri contabili sono ancora obbligatorie per alcune tipologie di società, come le società di capitali. I libri sociali comprendono quello delle decisioni assembleari e del consiglio di amministrazione, mentre i libri contabili includono il libro giornale e gli inventari.

Per le società di capitali, la vidimazione dei libri sociali è obbligatoria prima dell’utilizzo e può essere effettuata presso la Camera di Commercio o un notaio. La vidimazione dei libri contabili non è più obbligatoria, ma resta necessario numerare progressivamente le pagine e pagare l’imposta di bollo.

La tassa di vidimazione dei libri sociali varia in base al capitale sociale della società e deve essere versata annualmente entro il 16 marzo, rispettando la scadenza fissata dall’Agenzia delle Entrate, con possibilità di pagamento tramite modello F24 o bollettino postale. Il mancato pagamento può comportare sanzioni, ma è possibile sanare il ritardo mediante il ravvedimento operoso.

La validazione dei registri societari è una pratica obbligatoria per le SRL appena costituite e comprende la bollatura, la validazione e il pagamento delle relative tasse. Il pagamento della tassa di vidimazione dei registri societari varia in base al capitale sociale e deve essere effettuato tramite conto corrente postale per le società di nuova costituzione.

Adempimenti per l’instaurazione di una SRL

La procedura per costituire una Società a Responsabilità Limitata (SRL) è un processo che richiede diversi passaggi obbligatori, dai documenti iniziali fino alla vidimazione dei libri sociali. Vediamo nel dettaglio ogni fase:

  • Creazione dello Statuto e dell’Atto Costitutivo: costituiscono i primi obblighi per l’instaurazione di un Srl. Questi documenti definiscono il funzionamento della società e le caratteristiche dell’impresa, come il capitale sociale e l’oggetto sociale.
  • Versamento del Capitale Sociale e Stipula: dopo la preparazione degli statuti e dell’atto costitutivo, i soci devono versare il capitale sociale e procedere con la stipula dell’atto rivolgendosi a un notaio. Dal 14 dicembre 2021 è possibile procedere anche in maniera telematica tramite videoconferenza, e in questo caso, tutti i soci e gli amministratori devono avere una firma digitale attiva.
  • Attribuzione del Codice Fiscale e della Partita IVA: La società deve ottenere un codice fiscale e una partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, procedura solitamente gestita da un commercialista.
  • Iscrizione al Registro delle Imprese: Tutte le società devono essere iscritte al Registro delle Imprese, che contiene le informazioni su tutte le imprese italiane, comprese le cariche sociali e i loro poteri. Il registro delle imprese è suddiviso in sezioni, le Srl vengono iscritte all’interno della sezione ordinaria. 
  • Notifica di Inizio Attività: È necessario comunicare l’inizio dell’attività all’Agenzia delle Entrate e al Registro delle Imprese attraverso dichiarazioni telematiche, pratica che viene gestita dal commercialista. 
  • Vidimazione dei Libri Sociali: la vidimazione dei libri sociali, documenti obbligatori dove in cui si registrano le attività e le decisioni dell’impresa, corrisponde all’ultimo passaggio obbligatorio, in cui i suddetti vengono vidimati dal notaio durante la costituzione della società.

 

Costi di apertura e di gestione della SRL

I costi per aprire una Società a Responsabilità Limitata (SRL) possono variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui la modalità di costituzione, i servizi aggiuntivi richiesti e le spese amministrative. Vediamo una panoramica generale dei costi tipici e delle spese associate a una SRL:

  1. Costi di fondazione:
    • I costi notarili rappresentano una parte significativa dei costi iniziali e possono variare in base alla complessità della documentazione e alle tariffe del notaio.
    • Le imposte e le tasse, come l’imposta di registrazione e la tassa di concessione governativa, sono richieste al momento della costituzione e dipendono dal capitale sociale della società.
  2. Costi camerali e amministrativi:
    • Le spese associate alla registrazione della società presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio possono essere previste.
    • Servizi di consulenza legale e contabile possono essere necessari per assistenza nella costituzione e nella gestione iniziale della società, influenzando i costi complessivi.
  3. Altri servizi aggiuntivi:
    • Potrebbero essere necessari servizi come la registrazione del marchio, la consulenza fiscale o la gestione della contabilità, comportando costi aggiuntivi.

Tuttavia, esistono opzioni per ridurre i costi iniziali. Ad esempio, un servizio online per fondare una società offre la possibilità di costituire una SRL a un prezzo inferiore rispetto ai costi tradizionali. Con questo servizio, è possibile ottenere assistenza nella preparazione dei documenti necessari e nella fondazione online con un notaio in videoconferenza, riducendo così i costi iniziali.

Dopo la fondazione, è importante considerare i costi annuali della SRL, che includono il compenso del consulente fiscale per la gestione della contabilità e degli adempimenti fiscali, nonché le tasse e le imposte annue come l’IRES e l’IRAP. Inoltre, bisogna considerare altre spese ricorrenti come la tassa di concessione governativa annuale, l’imposta di bollo per i libri sociali e la tassa per il deposito del bilancio della società.

Costi relativi alla consulenza fiscale per una SRL

Tra i costi da considerare pianificando di costituire una SRL, ci sono quelli legati alla consulenza fiscale per la suddetta. Esistono due gruppi di spese legate alla consulenza fiscale per la procedura di costituzione: i costi legati agli adempimenti iniziali ed i costi legati alla gestione annuale.

Tra i costi iniziali, troviamo le spese che includono l’ottenimento del codice fiscale e della partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate e la comunicazione di avvio attività all’Agenzia stessa e al Registro delle imprese. Il costo medio per queste formalità si aggira intorno ai €800 più IVA, oltre a circa €700 di imposte.

Per quanto riguarda i costi annuali, è importante valutare l’onorario del consulente fiscale, che mediamente si attesta intorno ai €2.500 all’anno. Questo importo può variare in base al professionista, alla città e al tipo di attività svolta. Le attività principali svolte dal consulente fiscale includono gli adempimenti contabili e fiscali periodici, il deposito del bilancio presso la Camera di Commercio e la consulenza fiscale e sulla fatturazione.

E’ necessario tenere in considerazione anche la differenza di costi tra una SRL ordinaria e una SRL semplificata. Sebbene la costituzione di una SRL semplificata comporti costi inferiori, i costi annuali per la gestione della contabilità sono simili per entrambe le forme societarie.

In aggiunta, bisogna rimarcare che vi sono altri costi legati alla vita della società, come la cessione delle quote, che possono comportare spese aggiuntive gestite dal consulente fiscale.

Costi di apertura e gestione della SRLS

Costi di Costituzione e Spese Iniziali:

L’apertura di una Società a Responsabilità Limitata Semplificata (SRLS) ha un costo iniziale accessibile, con una media di circa €320 o €410 se la SRLS è unipersonale. Questo include il capitale sociale, gli onorari del notaio, l’imposta di registro e i diritti annuali per l’iscrizione alla CCIAA. Tuttavia, è importante considerare anche altre spese come la tassa di concessione governativa e le imposte di registrazione, che possono aumentare il costo totale di costituzione.

Gestione Contabile e Costi Annuali:

Dopo l’apertura, occorre sostenere spese annuali per la gestione contabile e le tariffe di registrazione, che possono variare a seconda della complessità dell’attività. Le spese annue possono includere i diritti annuali CCIAA, la tassa di concessione governativa e la tassa per il deposito del bilancio. È importante pianificare attentamente queste spese per garantire la sostenibilità finanziaria dell’azienda nel lungo termine.

Cessione delle Quote e Altre Spese:

La cessione delle quote della SRLS e altre spese aggiuntive, come l’apertura della partita IVA e l’autenticazione dei libri sociali, possono aumentare ulteriormente i costi di gestione aziendale. È essenziale considerare anche i costi associati alla consulenza legale e fiscale per garantire la conformità legale e fiscale dell’azienda.

Consulenza Professionale:

Data la complessità delle questioni finanziarie e legali coinvolte nella gestione di un’azienda, è consigliabile consultare un professionista esperto. Un commercialista o un avvocato specializzato può fornire consulenza personalizzata per garantire la conformità legale e fiscale dell’azienda e aiutare a pianificare le spese in modo efficiente. Questo può contribuire al successo a lungo termine dell’azienda e alla prevenzione di eventuali problemi finanziari.

Costituzione di una SRL/SRLS in assenza di Notaio

Ad oggi, non è possibile costituire una SRL in assenza di un notaio che segua la procedura. Tuttavia, dal 14 dicembre 2021, è possibile costituire una SRL con la presenza di un notaio tramite videoconferenza. Il Decreto n. 155 del Ministero dello Sviluppo economico,permette la costituzione online di SRL e SRLS utilizzando modelli standard di statuto, riducendo così i costi notarili. Per quanto concerne il capitale, esso dovrà essere versato unicamente in denaro.

Start-Up Innovativa: costi iniziali e di gestione

Il costo di costituzione di una startup innovativa può variare notevolmente a seconda di diversi fattori, come il notaio coinvolto, la complessità della struttura societaria e il capitale versato. In generale, si stima che i costi medi per la costituzione, escludendo gli oneri legati alle pratiche camerali e amministrative, si aggirano intorno ai €1.800. All’interno di questo importo troviamo l’onorario del notaio, l’imposta di registro e altri oneri associati. Tuttavia, è importante rimarcare che questi costi rappresentano un investimento a lungo termine per la società e devono essere ammortizzati nel tempo.

Per quanto riguarda il budget necessario per dare vita a una start-up, è importante considerare diversi aspetti. Ad esempio:

-gli aspetti legali, come la costituzione della società, la registrazione del marchio e la tutela della proprietà intellettuale, possono richiedere un budget compreso tra €2.000 e €10.000;

-lo sviluppo del prodotto o servizio potrebbe costare tra i €10.000 e i €100.000, a seconda della complessità e delle necessità di sviluppo software o prototipazione;

-le strategie di vendita e marketing potrebbero richiedere un budget tra i €5.000 e i €50.000, includendo la creazione di un piano marketing e la gestione dei canali di comunicazione.

Per contenere le spese, è consigliabile costituire la società con un team di persone che ricopra le competenze vitali per il business, e solo nel momento in cui si è pronti ad avviare concretamente l’azienda.

Le startup innovative in Italia, introdotte nel 2012, godono di vantaggi economici e fiscali, come agevolazioni fiscali sugli investimenti e finanziamenti agevolati. Queste imprese si distinguono per il loro orientamento all’innovazione e alla tecnologia avanzata, e devono conformarsi ai requisiti stabiliti dalla normativa vigente.

Le spese ricorrenti dopo la costituzione includono l’apertura della partita IVA, le comunicazioni di inizio attività e la gestione contabile e fiscale della società, con un costo medio annuo di circa €2.500+IVA e circa €700 di tasse iniziali.

Costi associati alla Residenza Ufficiale

In primo luogo, la residenza ufficiale rappresenta un’opportunità vantaggiosa per molte società. Questo servizio consente di stabilire una sede legale in una località di rilievo senza dover affrontare l’ingaggio o l’acquisto di un immobile. In altre parole, la società può registrare la propria sede in un immobile non di sua proprietà né affittato, ma utilizzando un servizio di residenza nella località desiderata. Questo è particolarmente utile per le Società a Responsabilità Limitata (SRL), che devono avere una residenza ufficiale per fini amministrativi e fiscali.

La sede legale ottenuta tramite la residenza è considerata il centro amministrativo della società. Qui verrà recapitata tutta la corrispondenza, inclusi documenti ufficiali, comunicazioni fiscali e notifiche legali. È importante distinguere la sede legale da quella operativa, che rappresenta il luogo fisico dove viene effettivamente svolta l’attività della società.

Le modalità di funzionamento della residenza ufficiale di una SRL dipendono dalle normative vigenti nel paese in cui la società è registrata. Tuttavia, in generale, la società sceglie il luogo in cui stabilire la sua residenza ufficiale, che può essere un indirizzo fisico reale o un indirizzo virtuale fornito da servizi di domiciliazione. Una volta scelto il luogo, la società registra ufficialmente la sua residenza presso il Registro delle Imprese competente e utilizza l’indirizzo per tutte le comunicazioni ufficiali e le dichiarazioni fiscali e amministrative.

Per quanto concerne i costi della residenza ufficiale, essi possono variare notevolmente. Il canone mensile dipende dalle preferenze del titolare e dalla località della sede. In media, il costo annuale si aggira intorno ai €600 più IVA e non include i servizi accessori. Nonostante i costi associati, l’utilizzo della residenza ufficiale offre numerosi vantaggi, tra cui l’accesso a una sede in una località prestigiosa e l’accesso a servizi complementari come la gestione della corrispondenza e servizi di segreteria.

Il Business Plan

Che cos’è il Business Plan?

Il Business Plan è un documento riassuntivo (ma completo) del progetto imprenditoriale, contenente sia informazioni qualitative che quantitative, che ne consente una sua presentazione organica. 

Concepito per essere agile e facilmente consultabile, svolge una duplice funzione di guida e di apprendimento sia per gli imprenditori che per gli interessati esterni. 

Il Business plan è uno strumento sia strategico che operativo, che guarda sia all’interno dell’azienda (competenze, processi) sia all’esterno (settore, clienti, partner,…).

Quali sono le funzioni principali del business plan?

Il business plan svolge un ruolo cruciale sia all’interno che all’esterno di un’organizzazione. 

Internamente funge da strumento per la valutazione delle potenzialità di un progetto di investimento (es. scenari strategici) e supporto alla gestione corrente delle attività tramite il controllo di gestione. 

Esternamente il Business Plan assume un ruolo comunicativo e di “illustrazione” del progetto ad interlocutori esterni di qualsiasi natura – finanziatori (equity e debito), fornitori, partner, clienti, ecc.

Le caratteristiche di un Business Plan

Un buon business plan orientato alla ricerca di fondi deve contenere informazioni chiare, convincenti e basate su dati realistici, lasciando trasparire fiducia nei propri mezzi e “determinazione”.

Un’impostazione grafica gradevole e incisiva avrà maggiori probabilità di essere apprezzata. 

5 sono le caratteristiche che un business plan non può non avere: 

  1. sintetico, ma esauriente;
  2. comprensibile anche ai non esperti di quell’area scientifica; 
  3. credibile, cioè basato su previsioni sensate e facilmente verificabili;
  4. realista, ossia consapevole delle difficoltà che attendono l’impresa;
  5. completo in ogni sua parte, comprese le informazioni sui ritorni finanziari attesi e sul rientro degli investimenti.

La struttura del Business Plan

Di seguito illustrata la struttura del Business Plan: 

  1. Executive Summary
  2. I proponenti
  3. L’idea Imprenditoriale 
  4. L’analisi del settore
  5. La struttura organizzativa 
  6. La strategia
  7. I piani operativi
  8. I prospetti economico-finanziari

Incontra online o in presenza il nostro consulente e pianifica l’assetto giuridico fiscale da dare alla tua attività – noi ci occuperemo DELLA CREAZIONE DEL BUSINESS PLAN, di scrivere atto costitutivo, statuto e prendere appuntamento con il notaio.

Riorganizzazione Societaria

Trasferimento Quote in una SRLS

Costi e Procedure

La Società a Responsabilità Limitata Semplificata (SRLS) adottano un processo di costituzione agevolato che prevede ridotti costi di costituzione. Tuttavia, alcune restrizioni si applicano, tra cui uno statuto standard non modificabile, un capitale sociale non superiore a €9.999 e la possibilità di avere solo soci persone fisiche.

Nelle SRLS, poiché non possono avere soci persone giuridiche, le quote possono essere trasferite solo a individui fisici. Bisogna quindi valutare attentamente le differenze tra SRL e SRLS prima di procedere con la costituzione, per evitare duplicazioni di costi.

Cessione delle Quote SRLS tramite il Commercialista senza Notaio

Dal 2008 la legge ha esteso la possibilità di effettuare la cessione anche attraverso un commercialista abilitato, purché le parti dispongano di firma digitale.

Il commercialista preparerà il contratto di cessione, che verrà sottoscritto digitalmente dalle parti coinvolte. Successivamente, si dovrà:

  • Firmare digitalmente il contratto e apporvi la marca temporale.
  • Trasmettere il contratto all’Agenzia delle Entrate 
  • Depositare l’atto di cessione presso il Registro delle Imprese 

Costi della Cessione delle Quote di una SRL Semplificata

I costi per la vendita delle quote di una SRLS, eseguita da un notaio o da un commercialista, variano a seconda dei professionisti coinvolti. A questi importi vanno aggiunti:

  • Imposta di registro: €200
  • Bolli Agenzia delle Entrate: €15
  • Bolli Camerali: €65
  • Diritti Segreteria CCIAA: €90

Tassazione della Cessione delle Quote di una SRLS

La tassazione sulla cessione delle quote di una SRLS si applica nei casi in cui si verifica una plusvalenza. Quest’ultima rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto (o il valore a bilancio) della quota ceduta e il prezzo di vendita. Ad esempio, se una quota viene acquistata a €10.000 e venduta a €15.000, la plusvalenza è di €5.000. La tassazione sulla plusvalenza è pari al 26%.

Diritto di prelazione nelle Cessioni di Quote in una SRL

Guida e Clausola

Il diritto di prelazione sulle quote in una Società a Responsabilità Limitata (SRL) rappresenta una clausola statutaria che disciplina il trasferimento delle quote a terzi esterni alla società. 

Con questa clausola, un socio che intende vendere le proprie quote a un terzo deve prima offrirle agli altri soci. Il prezzo di vendita proposto ai soci è lo stesso concordato con il terzo acquirente. I soci esistenti hanno il diritto di decidere se acquistare le quote del socio uscente o consentirne la vendita al terzo.

In generale, la clausola di precedenza si applica a tutte le cessioni di quote a favore di individui non facenti parte della società. Tuttavia, si può personalizzare la limitazione in base alle esigenze dei soci e applicarsi solo a determinate categorie di individui. Le eccezioni più comuni riguardano le cessioni a favore del coniuge o dei parenti stretti.

La clausola di prelazione non può essere utilizzata nelle Società a Responsabilità Limitata Semplificate (SRLS), poiché queste società non consentono la personalizzazione dello statuto.

Il socio che intende vendere le sue quote deve comunicarlo agli altri soci seguendo le modalità stabilite nello statuto sociale. Questa comunicazione deve includere informazioni cruciali, come la quota oggetto di vendita, il prezzo concordato, le generalità dell’acquirente e le condizioni della vendita.

Dopo aver ricevuto la comunicazione, i soci esistenti hanno un determinato periodo di tempo, di solito tra i 15 ei 30 giorni, per esercitare il diritto di precedenza e acquistare le quote. Possono anche rinunciare a questo diritto prima della scadenza del termine.

Bandi attivi e Contributi a fondo perduto

Autore: Letizia Pozzolini – Commercialista   

Andiamo a valutare i più interessanti bandi al momento attivi

A) Contributi a fondo perduto per le imprese che vogliono adottare sistemi di gestione certificati

B) Contributi a fondo perduto per la transizione digitale ed ecologica e per i sistemi di sicurezza

 C) Bando per servizi di supporto all’internazionalizzazione

 D) Bando contributi per la partecipazione a fiere e mostre in Italia e all’estero

 E) Bando Eco-Innovazione 2024

 F) Bando per la concessione di contributi alle imprese che hanno subito danni negli eventi calamitosi di ottobre e novembre 2023

 

Contributi a fondo perduto per le imprese che vogliono adottare sistemi di gestione certificati

Sono previsti voucher in conto esercizio per interventi avviati dopo il 1 gennaio 2024 per l’adozione di: Sistema di gestione per la qualità, Sistema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori, Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni, Sistema di gestione ambientale, Sistema di gestione della responsabilità sociale, Sistema di gestione dell’energia, Accreditamento S.O.A., Certificazioni per marcatura CE prodotti, Certificazione sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione, Certificazione BRS e IFS, Certificazione Made Green in Italy, Product Environmental Footprint, Sistemi di gestione ESG (Environmental, Social, Governance), Certificazione di prodotto UNI 11427 per pelli e cuoi a ridotto impatto ambientale, Certificazioni riconosciute dalla Fondazione ZDHC, Certificazione Leather Working Group, Certificazione di conformità e professionali l’elenco puntuale delle certificazioni ammissibili è consultabile al seguente link:

https://tno.camcom.it/sites/default/files/documenti/2024-03/2024-Bando-certificazioni.pdf

Le spese ammissibili sono quelle di consulenza, comprese le spese di formazione del personale, e quelle relative al rilascio delle certificazioni e/o dell’attestazione S.O.A.. Non sono ammesse le spese di rinnovo e adeguamento di certificazioni già acquisite. Inoltre non sono ammesse le spese di consulenza per la mera presentazione telematica dell’istanza di contributo.

Tutte le spese sono ammissibili a partire dal 01/01/2024 e fino al 180° giorno successivo alla data di concessione del contributo.

 

Importo dell’agevolazione: I contributi a fondo perduto sono concessi nella misura del 50% delle spese ammissibili e documentate (al lordo della ritenuta d’acconto del 4%) con un tetto compreso tra i 2.500 ed i 5.000 euro a seconda della certificazione per la quale si richiede il voucher.

 

Beneficiari: Possono beneficiare delle agevolazioni per adottare sistemi di gestione certificati le imprese e i consorzi aventi sede o unità locale nelle Province di Lucca, Massa Carrara o Pisa.

L’ordine in graduatoria sarà determinato in funzione dell’importo dell’investimento ammissibile, a partire dai valori più elevati.

A parità di investimento ammissibile, l’ordine in graduatoria sarà determinato dal protocollo data/ora/minuto/secondo) assegnato alla domanda di contributo, completa.

 

La possibilità di presentazione delle domande è prevista dalle ore 10:00/11:00 del 3 giugno 2024 fino alle ore 18:00 del 30 giugno 2024.

 

Le richieste di contributo devono essere trasmesse in modalità telematica attraverso lo sportello on line messo a disposizione dalla CCIAA.

 

Contributi a fondo perduto per la transizione digitale ed ecologica e per i sistemi di sicurezza

Sono previsti voucher in conto esercizio per progetti avviati dopo il 1 gennaio 2024 che prevedono l’acquisto di beni e servizi in due ambiti di intervento:

 Ambito digitalizzazione  tecnologie abilitanti di industria 4.0: a) robotica avanzata e collaborativa; b) interfaccia uomo-macchina; c) manifattura additiva e stampa 3D;  d) prototipazione rapida;  e) internet delle cose e delle macchine;  f) cloud, High Performance Computing – HPC, fog e quantum computing g) soluzioni di cyber security e business continuity (es. CEI – cyber exposure index, vulnerability assessment, penetration testing etc); h) big data e analytics; i) j) intelligenza artificiale; blockchain; k) soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D); l) simulazione e sistemi cyberfisici;  m) integrazione verticale e orizzontale; n) soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain; o) soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc); p) sistemi di pagamento mobile e/o via Internet; q) sistemi fintech; r) sistemi EDI, electronic data interchange;  s) geolocalizzazione; t) tecnologie per l’in-store customer experience; u) system integration applicata all’automazione dei processi; v) tecnologie della Next Production Revolution (NPR); w) programmi di digital marketing; x) soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica; y) sistemi di e-commerce (Il sito deve essere online e pienamente operativo alla data della rendicontazione: da intendersi catalogo con beni e servizi disponibili ed immediatamente acquistabili con pagamento online); z) soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita.

 Ambito sicurezza – investimenti per la realizzazione di sistemi di antintrusione, antifurto, antitaccheggio, controllo accessi, videosorveglianza anche integrati con sistemi automatici di chiamata autorità di pubblica sicurezza.

 

Importo dei voucher:

Le agevolazioni saranno accordate sotto forma di voucher (fondo perduto); l’entità massima non potrà superare il 50% delle spese ammissibili.

 

I voucher avranno un importo unitario massimo di:

  1. euro 5.000,00 per le Microimprese
  2. euro 10.000,00 per le altre.

 

Beneficiari: Possono beneficiare delle agevolazioni per transizione digitale ed ecologica e per sistemi di sicurezza le imprese e i consorzi aventi sede o unità locale nelle Province di Lucca, Massa Carrara o Pisa.

Le istanze ammissibili saranno ordinate secondo una graduatoria in base al punteggio ottenuto dall’applicazione dei parametri di cui all’Art. 10 del bando.

A parità di punteggio l’ordine in graduatoria sarà determinato in funzione dell’importo dell’investimento ammissibile, a partire dai valori più elevati.

In caso d’ulteriore parità, l’ordine in graduatoria sarà determinato dal protocollo (data/ora/minuto/secondo) assegnato alla domanda di contributo, completa.

 

            La possibilità di presentazione delle domande è prevista dalle ore 10 del 06 maggio 2024 fino alle ore 18 del 09 maggio 2024.

 

Le richieste di contributo devono essere trasmesse in modalità telematica attraverso lo sportello on line messo a disposizione dalla CCIAA.

           

 

Bando per servizi di supporto all’internazionalizzazione alle imprese delle Province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa

E’ previsto l’intervento camerale per permettere alle imprese di rafforzare la propria presenza su mercati esteri già esplorati e sviluppare la propria attività su nuovi mercati a valere sul regime de minimis.

Le azioni finanziabili sono quelle dirette alla realizzazione di programmi di internazionalizzazione ed al sostegno del commercio internazionale. A titolo esemplificativo:

– percorsi di rafforzamento della presenza all’estero: servizi di analisi e orientamento specialistico, potenziamento di strumenti promozionali e di marketing compresa la progettazione, predisposizione e revisione di cataloghi, brochure e presentazioni aziendali;

– servizi di assistenza specialistica sul versante legale/organizzativo/contrattuale/fiscale legata all’estero;

– sviluppo di canali e strumenti di promozione all’estero (a partire da quelli innovativi basati su tecnologie digitali).

 

Importo dell’aiuto: L’aiuto di cui al presente bando consiste nella fornitura di uno o più servizi sopra qualificati come “ammissibili” per un valore di importo massimo pari a € 6.000,00 (Iva inclusa). Il servizio sarà espletato dai fornitori qualificati di cui all’Art. 5, e, pertanto, sarà acquistato direttamente dalla Camera ed erogato all’impresa beneficiaria dell’aiuto.

 

Beneficiari: Possono beneficiare delle agevolazioni per la ripartenza le imprese e i consorzi della provincia di Pisa, Lucca e Massa-Carrara iscritte alla piattaforma “SEI – Sostegno all’Export dell’Italia” e in regola con l’obbligo di iscrizione di una casella di posta elettronica certificata al Registro Imprese. Le imprese devono inoltre essere in possesso di un Piano export, ottenuto nell’ambito del progetto SEI, a seguito di iscrizione alla piattaforma del Progetto.

I contributi a fondo perduto sono concessi secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande fino ad esaurimento fondi.

 

            Le domanda per la concessione del voucher deve essere inviata dall’11 marzo e fino al 10 luglio 2024 (salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse) all’indirizzo PEC della Camera di Commercio.

 

Bando contributi per la partecipazione a fiere e mostre in Italia e all’estero 

Sono previsti voucher in conto esercizio per sostenere la partecipazione autonoma delle PMI della provincia di Pisa, Lucca e Massa-Carrara a fiere internazionali in Italia e all’estero.

Il contributo è erogato per la copertura di costi vivi come ad esempio acquisto di spazi espositivi, noleggio di attrezzature e allestimenti, attività di comunicazione e pubblicità nell’ambito della specifica manifestazione.

 

Importo dei voucher: I voucher sono erogati a copertura del 50% delle spese ritenute ammissibili.
L’importo dei contributi varia a seconda della localizzazione delle iniziative: fino a 3.000 euro per le manifestazioni svolte in paesi extra UE e fino a 2.500 euro per gli eventi che si svolgono in Italia o nella UE, tutti al lordo della ritenuta d’acconto del 4%.

 

Beneficiari: Possono beneficiare delle agevolazioni per la ripartenza le imprese e i consorzi della provincia di Pisa, Lucca e Massa-Carrara in regola con l’obbligo di iscrizione di una casella di posta elettronica certificata al Registro Imprese.

 

Entro la fine di ogni mese, saranno redatte graduatorie relative alle istanze pervenute entro la chiusura del mese precedente. L’ordine in graduatoria sarà determinato dal protocollo (data/ora/minuto/secondo) assegnato alla domanda di contributo, completa.

 

            Le richieste di voucher devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese” il sistema Restart di Infocamere dalle ore 14 del 22 Aprile 2024 fino alle ore 18 del 30 settembre 2024.

 

BANDO ECO-INNOVAZIONE 2024

La Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest (TNO) intende premiare n. 2 (due) imprese che nell’ultimo biennio si siano particolarmente contraddistinte per aver realizzato dei programmi di innovazione in grado di coniugare le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, ossia economica, sociale ed ecologica.

 

Importo dei premi:  Il valore di ogni premio è pari a € 10.000,00 (euro diecimila/00) lordi ed è assoggettato a ritenuta a titolo di acconto del 4%.

 

            Le domande possono essere presentate a partire dal 22 aprile 2024 e fino al 30 giugno 2024.

 

Bando per la concessione di contributi alle imprese che hanno subito danni negli eventi calamitosi di ottobre e novembre 2023

            Sono previsti contributi straordinari a sostegno delle imprese, delle province di Lucca, Massa Carrara e Pisa, colpite dagli eventi alluvionali del mese di ottobre e novembre 2023, che hanno subito danni diretti e immediati.

 

Tipologia di incentivi: Le agevolazioni sono concesse sotto forma di voucher (contributo fondo perduto). I voucher sono concessi nella misura del 50% delle spese riconosciute come ammissibili e regolarmente documentate fino ad un massimo di euro 5.000.

Il contributo non potrà comunque essere superiore al danno subito.

 

Tipologia di interventi: Interventi che al momento di presentazione della domanda siano già terminati o in corso di realizzazione, purché siano iniziati dopo il 29 ottobre 2023 per i comuni delle province di Lucca e Massa Carrara e dopo 2 novembre 2023, per i comuni della provincia di Pisa, oppure non ancora iniziati. Sono ammesse a contributo le spese sostenute per acquisto e installazione di nuovi impianti, macchinari e attrezzature, arredi, scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti.

Sono altresì ammesse le spese per la redazione di perizie per la quantificazione del danno.

 

Beneficiari:

Possono beneficiare del contributo le imprese, aventi sede o unità locale nelle Province di Lucca, Massa Carrara o Pisa, che siano imprese danneggiate e che lo dimostrino mediante la produzione di copia del “Modulo C1 – Ricognizione dei danni subiti e domanda di contributo per l’immediata ripresa delle attività economiche e produttive” di cui all’OCDPC 1037/20236 presentata agli organi competenti secondo le modalità di cui all’Ordinanza commissariale n. 107 del 1 dicembre 2023, ovvero secondo atti o normative che dovessero intervenire successivamente, i cui riferimenti andranno indicati nel modulo di domanda.

 

Le domande saranno accettate in ordine cronologico di arrivo, determinato dalla data di ricevimento della richiesta del voucher fino alla scadenza ovvero, se precedente, fino a totale esaurimento della dotazione finanziaria.

Le richieste di voucher devono essere trasmesse in modalità telematica, con firma digitale, utilizzando il sistema Restart di Infocamere dalle ore 10:00 del 20 marzo 2024 fino alle ore 18:00 del 20 aprile 2024.