Costituzione della Società: 10 Regole per non sbagliare

2 Maggio 2025 | Blog

Costituire una società è una tappa obbligata per chiunque voglia trasformare un’idea di business in un’azienda.

Il processo per creare un’impresa è entusiasmante ma può essere impegnativo, intricato e ricco di inside!

In questa Guida cosa vedremo?

le 10 regole fondamentali per non commettere gli errori più comuni al momento dell’avvio di un’attività d’impresa, con approfondimenti strategici per una pianificazione ottimale.

 

L’idea di business e l’execution (cioè il processo di sviluppo specifico in grado di strutturare e far crescere l’idea di impresa nel tempo) costituiscono il fondamento essenziale su cui si costruisce qualsiasi azienda di successo.

L’idea iniziale ha la necessità di essere pensata, progettata, analizzata e, soprattutto, pianificata la sua evoluzione. Questo processo creativo è il punto di partenza che mette in moto il viaggio imprenditoriale, richiedendo analisi e una comprensione approfondita dei bisogni del mercato.

Il primo passo per identificare un’idea imprenditoriale di successo nasce spesso da un’attenta analisi dell’ambiente circostante. Gli imprenditori devono essere osservatori perspicaci, capaci di cogliere opportunità nei cambiamenti del mercato, nelle esigenze ancora inespresse dei consumatori.

Una volta individuata l’idea promettente, il passo successivo è svilupparla e perfezionarla. Questa fase richiede un’approfondita analisi di fattibilità, che include la valutazione della domanda di mercato, lo studio della concorrenza e la definizione di un modello di business sostenibile dal punto di vista finanziario.

È fondamentale, nel processo di business creation, collaborare con un Commercialista per valutare le implicazioni fiscali e previdenziali, nonché per costruire una strategia di crescita solida, giuridicamente coerente e conforme alle normative.

Coinvolgere attivamente il pubblico può giocare un ruolo decisivo: ascoltare feedback e raccogliere le opinioni dei potenziali clienti offre informazioni preziose per perfezionare l’idea iniziale assicurando che risponda al meglio alle esigenze del mercato.

Allo stesso tempo, è fondamentale valutare l’impatto delle scelte aziendali sulla situazione economico-fiscale e pianificare in modo strategico, con il supporto di un Commercialista.

Quello che hai di fronte è una Guida, una cassetta degli attrezzi di cui servirti nell’avvio della tua azienda. Ripercorri ogni passo più volta prima di costituire la tua società!

In questa guida noi Commercialisti di ITADVISORS parleremo in modo semplice e porteremo soluzioni pratiche per assicurare quanto più il successo alla tua idea di business!

 

Se avrai ulteriori domande potrai scriverci a info@itadvisors.it

“La sostenibilità economica è al centro dell’idea imprenditoriale”

La sostenibilità economica è il pilastro fondamentale.

Considerare l’impatto economico del progetto d’impresa è cruciale per costruire un’impresa su basi solide ed in linea con le aspettative dei soci fondatori e dei collaboratori. Senza una base economico-finanziaria stabile, anche le idee più innovative rischiano di fallire. È indispensabile, sin dalle prime fasi, valutare con cura i costi, le potenziali entrate e la redditività dell’impresa, per garantire non solo la sopravvivenza, ma anche la crescita nel tempo.

“Un imprenditore di successo è innamorato della propria idea, ma sempre pronto a migliorarla.”

Il successo di un’idea imprenditoriale dipende anche dalla resilienza dell’imprenditore nel saper affrontare e superare le sfide. L’adattabilità è un fattore cruciale: occorre essere pronti a rivedere e migliorare l’idea in base ai feedback ricevuti e alle dinamiche di mercato.

 

Passiamo ora a scoprire le 10 regole fondamentali per evitare errori e decisioni sbagliate al momento dell’avvio di un’azienda.

 

  1. SCEGLI LA FORMA GIURIDICA ADEGUATA

 

Il primo interrogativo riguarda la forma giuridica della futura impresa: S.r.l. ? S.n.c. ? Società di Persone o di Capitali ? Startup Innovativa ? Società Benefit ?

Operare da soli (impresa individuale o S.r.l. unipersonale) o coinvolgere dei soci (società)?

La risposta incide profondamente sul futuro dell’impresa. Se si decide di avere dei soci è fondamentale stabilire con chiarezza ruoli, responsabilità e quote di partecipazione alla società. Redigere le norme di funzionamento della società (Statuto) ad hoc, e valutare la redazione di patti parasociali che regolino i rapporti tra i soci (o solo alcuni), così da prevenire potenziali conflitti.

Qual è il contributo che ciascun socio può portare: capitale, competenze, rete di contatti?

Valutare il contributo che ciascun socio può apportare è fondamentale per 3 motivi principali:

  • Verificare se i soci fondatori hanno tutte le competenze tecniche, commerciali e organizzative necessarie a sviluppare l’idea di business, oppure se devono rivolgersi a degli specialisti esterni.
  • Quantificare se il capitale versato dai soci fondatori è coerente con il fabbisogno finanziario per avviare l’azienda, oppure se è necessario ricorrere a finanziatori o investitori.
  • Stabilire con chiarezza ruoli, responsabilità e quote di partecipazione alla società.

 

Torniamo ora al primo interrogativo… Quale forma giuridica scegliere?

La costituzione della società sotto forma SRLS (Società a Responsabilità Limitata Semplificata), considerata la gratuità dell’atto notarile, può risultare attraente per l’aspirante imprenditore.

Tuttavia, è bene tenere a mente che questa forma giuridica impone l’utilizzo di uno Statuto standard semplificato e non modificabile. Ad esempio, non è possibile prevedere il diritto di prelazione per i soci nel caso in cui uno di loro desideri cedere le proprie quote di partecipazione; non consente di stabilire una durata della società, il che conferisce a ogni socio la facoltà di recesso in qualsiasi momento, obbligando la società o i soci superstiti a liquidare la quota del socio uscente. Questi sono solo alcuni dei vincoli che l’imprenditore deve considerare quando sceglie la forma giuridica della S.r.l.s. ma ve ne sono molti altri.

La costituzione della società con la qualifica di Startup Innovativa (e registrazione alla relativa sezione speciale del Registro Imprese) offre vantaggi significativi e può essere la scelta ideale se si intende aprire il capitale a investitori o soci terzi, in quanto le persone e società che versano del capitale in una Startup Innovativa possono avere il diritto ad una detrazione fiscale del 30% sull’investimento.

Un’altra opzione particolarmente interessante ed emergente è la costituzione di una società sotto forma di Società Benefit[1]. Questo tipo di società double purpose consente di affiancare all’oggetto sociale “commerciale” che si andrà a svolgere per generare profitto, anche l’impegno a perseguire un impatto positivo su persone, comunità, e ambiente.

Costituire una Società Benefit può essere una scelta strategica per le imprese che desiderano distinguersi nel mercato, attrarre investitori orientati all’impatto sociale-ambientale e creare valore per i propri stakeholder.

 

In sintesi, queste sono solo alcune delle possibilità che dimostrano quanto sia sbagliato adottare soluzioni preconfezionate: la scelta della forma giuridica è uno dei passaggi più delicati e cruciali nella fase di avvio di un’impresa, poiché può influenzarne in modo decisivo lo sviluppo e ha un impatto significativo sugli obblighi fiscali e previdenziali, sia per la società stessa che per i singoli soci.

Quando si vuole sviluppare un progetto imprenditoriale è fondamentale consultare tempestivamente un Commercialista per individuare la forma giuridica più adatta e pianificare l’ottimale struttura giuridico fiscale dell’azienda.

Questa scelta rappresenta uno dei fattori critici di successo dell’impresa, poiché una corretta impostazione giuridica, legale e fiscale incide sulla competitività, sulla sostenibilità economica e sulla capacità di crescere nel lungo periodo.

 

  1. QUANTIFICA (€) IL CAPITALE SOCIALE DA VERSARE ALL’INIZIO

Il capitale sociale rappresenta la base economica di partenza.

Nonostante alcuni modelli societari consentano di iniziare con un capitale minimo di 1€, è fondamentale quantificare adeguatamente la somma da versare per coprire le spese iniziali e di start-up e garantire la stabilità dell’impresa (almeno per i successivi 12 mesi).

Bisogna stimare il fabbisogno di liquidità per la sopravvivenza dell’impresa e i piani di crescita: una struttura patrimoniale solida è cruciale per sostenere la crescita e l’espansione futura dell’azienda.

Un falso mito da sfatare:

“costituisco la società con 1 euro e avvio l’impresa, poi troverò un investitore o una banca che mi finanzi”!

  • La società deve sopravvivere (e validare il business model) nel periodo di tempo che intercorre tra il giorno che la costituisco e il giorno futuro in cui avrò trovato il finanziatore-investitore che versa (€) denaro sul conto corrente della società

 

  • Un capitale troppo basso, e quindi una struttura patrimoniale sottodimensionata, potrebbe ridurre la bancabilità dell’azienda e rendere difficile l’accesso al credito

 

  • Le banche, di fronte a modelli societari che non offrono sufficienti garanzie o a un capitale sociale inadeguato rispetto al fabbisogno, spesso richiedono ai soci di fornire fideiussioni personali

 

  • Per quale motivo un investitore terzo dovrebbe investire in un’idea di impresa se i Founder non investono almeno qualche migliaia di euro nella loro idea? D’altronde sono i Founder che poi né trarranno più profitto se l’azienda andrà bene e crescerà!

 

I bandi pubblici che offrono contributi a fondo perduto per specifici investimenti e per l’avvio dell’impresa sono accessibili tramite un processo a sportello, previa presentazione di una domanda ammissibile.

Le tempistiche per l’istruttoria e la liquidazione dei contributi possono variare, andando da pochi mesi a diversi anni. Spesso, il contributo viene erogato solo dopo che l’azienda ha sostenuto e rendicontato la spesa.

Inoltre, il contributo a fondo perduto copre generalmente solo una percentuale del costo ammissibile (solitamente tra il 40% e il 50%), mentre la parte restante deve essere finanziata attraverso altre fonti.

Ecco che è fondamentale che il capitale sociale sia adeguato anche in considerazione degli investimenti pianificati.

Non dimentichiamo che, indipendentemente dal modello societario scelto, chiunque può verificare online l’ammontare dei conferimenti (€) dei soci.

Inoltre, sebbene in alcune forme societarie sia possibile non versare integralmente il capitale sociale al momento della costituzione, posticipare il versamento comporta costi aggiuntivi per la comunicazione di variazione obbligatoria al Registro delle Imprese e per l’aggiornamento della visura camerale.

Ecco, quindi, che quantificare (€) adeguatamente il capitale sociale da versare all’inizio è fondamentale per garantire non solo la sopravvivenza della società, ma anche lo sviluppo e la crescita del business nel tempo.

 

  1. Definisci l’Organo Amministrativo, valuta le responsabilità e i Riflessi Previdenziali

I soci di una S.n.c. e i soci accomandatari di una S.a.s. sono sempre considerati operativi e equiparabili ad amministratori. Questo non è necessariamente valido per le società di capitali, in cui non tutti i soci partecipano necessariamente all’amministrazione.

Individuare chi assumerà il ruolo di amministratore è un aspetto fondamentale, e occorre considerare:

  1. I rischi e le responsabilità che possono compromettere il patrimonio personale.
  2. Il potere decisionale, compresa la firma di contratti e l’accesso ai conti correnti.
  3. La rappresentanza legale della società in qualsiasi contesto, anche in caso di verifiche fiscali, sanitarie o sulla sicurezza sul lavoro.
  4. Le conseguenze previdenziali, poiché l’amministratore potrebbe essere chiamato a versare contributi previdenziali.

È quindi evidente che, in presenza di più soci, la scelta di chi ricoprirà il ruolo di amministratore richiede particolare attenzione.

 

  1. Scegliere il Commercialista adeguato per affiancare la tua azienda

Per ogni progetto imprenditoriale e azienda esistente il Commercialista è il partner più importante. Il Commercialista è una figura a cui rivolgersi ogni giorno per valutare le opportunità di mercato, ed è la persona che ti affiancherà per gestire ogni difficoltà che la tua azienda incontra sin da quando viene concepita come business idea che poi nel corso della sua vita. Quindi la scelta del Commercialista giusto è fondamentale!

Come trovare il Commercialista giusto?

  1. Verificate di avere di fronte un vero Commercialista: l’iscrizione all’Albo dei Commercialisti è verificabile qui Ricerca Iscritti | Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. L’iscrizione all’Albo è sinonimo di qualità oltre che di copertura assicurativa per eventuali danni al cliente.
  1. Valutate le competenzee la struttura dello Studio professionale a cui il Commercialista appartiene e/o la sua partecipazione a reti/network di professionisti: è importante comprendere se il professionista possiede le competenze aziendali, fiscali e societarie adeguate per affiancare la tua azienda (se conosce il settore, se sa sviluppare un business plan, se è in grado di fornire periodicamente un quadro aggiornato della situazione contabile dell’azienda, etc.). Il Commercialista svilupperà insieme a te e al tuo team il progetto imprenditoriale, dandogli la migliore veste giuridico-fiscale.
  1. Diffidate da chi online vende soluzioni miracolose di risparmio fiscale: bisogna diffidare da coloro che promettono soluzioni magiche di risparmio fiscale, poiché spesso non esistono e possono compromettere la vita stessa della tua azienda e comportare delle tue responsabilità nei confronti dell’amministrazione finanziaria.

  1. Redigere uno Statuto Sociale fatto “su misura”

Lo statuto è il documento che definisce le regole di funzionamento della società ed il rapporto tra i soci.

E’ importante definire subito, in fase di costituzione e in modo dettagliato, le modalità di governance, le previsioni per la distribuzione degli utili, le modalità di ingresso e uscita dei soci, nonché le modalità per la gestione delle controversie.

Questi sono elementi essenziali per prevenire conflitti futuri che potrebbero compromettere la gestione aziendale. Una completa regolamentazione di questi aspetti facilita anche le operazioni straordinarie, come l’ingresso di nuovi soci e l’apporto di capitali, che sono funzionali allo sviluppo e alla crescita dell’impresa nel lungo termine, consentendo così di affrontare con maggiore sicurezza le sfide del mercato.

Un errore comune è redigere uno statuto generico spesso utilizzando un modello standard o “quello di qualcun altro”

Uno Statuto ben fatto non può che essere fatto “su misura” per quella specifica azienda, redatto da un Commercialista competente che collabora proattivamente con il Notaio. Va certamente inclusa una chiara definizione dell’oggetto sociale, per delimitare le attività della società e permettere flessibilità nel futuro.

È bene ricordare che lo Statuto diviene un documento pubblico, che chiunque può “scaricare” dal Registro Imprese e consultare.

Accanto allo Statuto è consigliabile redigere dei “Patti Parasociali”, cioè un documento ulteriore, in genere riservato e non accessibile a terzi, nel quale, in modo anche più dettagliato e senza vincoli di uno specifico argomento, i soci possono accuratamente disciplinare obblighi, diritti e doveri di ognuno nell’esercizio dell’attività.

 

  1. Effettuare una Verifica di Anteriorità per il Marchio o il Brand

Proteggere il proprio marchio o brand è fondamentale per evitare rischi di violazione di diritti altrui e contenziosi legali. Una verifica di anteriorità permette di accertarsi che il marchio non sia già registrato da altre imprese. La registrazione del marchio, anche a livello italiano o europeo, offre un vantaggio competitivo e tutela l’immagine aziendale. Oltre al marchio, è utile valutare la protezione IP di brevetti o design industriale se l’impresa sviluppa prodotti innovativi.

Scoprire dopo mesi di lavoro e di investimenti fatti per costruire una brand identity che il marchio scelto è simile a quello di una azienda già esistente nel medesimo settore può poi annullare tutte le energie spese e mettere in grande difficoltà l’iniziativa imprenditoriale!

 

  1. Assicurarsi DI AVERE delle LICENZE E AUTORIZZAZIONI Necessarie

Molti settori richiedono licenze o autorizzazioni specifiche per poter operare, ed è importante assicurarsi di ottenerle prima di avviare l’attività.

Ad esempio, il settore della ristorazione necessita di licenze sanitarie, mentre le attività commerciali online possono richiedere iscrizioni o comunicazioni particolari. È altrettanto importante rispettare le normative sul lavoro, inclusi gli obblighi previdenziali e assicurativi verso i dipendenti, per evitare sanzioni e garantire una gestione responsabile dell’impresa.

 

  1. Definire un Business Plan Solido

 “Comincia pensando alla fine” significa capire dove si vuole arrivare, capire qual è l’obiettivo finale, e costruire il percorso da seguire giorno dopo giorno, passo dopo passo, azione dopo azione… per arrivarci!

Un business plan ben fatto non è solo uno strumento per convincere investitori o banche a finanziare il progetto imprenditoriale, ma è una guida strategica per la gestione dell’azienda.

Il business plan deve sempre:

  1. Includere previsioni dettagliate su costi, ricavi e margini di profitto, fatte sulla base di dati e di analisi coerenti e verificabili.
  2. Prevedere le liquidazioni IVA, i costi lordi del personale, gli investimenti e relativo costo ammortamento, e tutte le imposte fisse.
  • Comprendere la previsione dei flussi di cassa, coerente con le previsioni economiche e gli investimenti necessari, per quantificare il fabbisogno finanziario (€ sul conto corrente!) dell’azienda.

È importante essere realistici nelle previsioni e includere piani di emergenza per affrontare potenziali crisi. Analizzare il mercato e la concorrenza con dati concreti aiuta a identificare opportunità di crescita e rischi potenziali.

Le Risorse non sono mai illimitate: vanno gestite in modo efficiente!

Tempo, denaro, e personale non sono illimitati. Gestirli in modo efficiente è un fondamentale per il successo imprenditoriale. La capacità di allocare in modo intelligente le risorse disponibili è basilare per mantenere la sostenibilità e promuovere la crescita dell’azienda nel tempo.

È fondamentale, e consigliato con l’ausilio di un Commercialista, sviluppare un business plan accurato e dettagliato che comprenda la previsione dei flussi di cassa prospettici dell’azienda (il tradizionalmente detto budget di tesoreria!), senza trascurare la parte fiscale e previdenziale: ogni struttura societaria scelta comporta flussi finanziari diversi sia in capo alla società che in capo al socio, è bene quindi analizzare il tutto prima di costituire la società!

 

  1. Scegli dove aprire il conto corrente AZIENDALE

L’apertura del conto corrente è spesso un’attività sottovalutata. Al contrario può essere un passo importante per l’organizzazione amministrativa, gestionale e documentale della società.

Studia la funzionalità degli home banking ed i suoi limiti, informati sui costi dei bonifici da e verso l’estero, chiedi le modalità di assistenza da remoto, cerca di capire quanto l’istituto a cui ti stai rivolgendo sta investendo nella digitalizzazione dei processi, e valuta, infine, la possibilità di aprire un conto presso un istituto che integri anche il sistema di fatturazione elettronica così da essere agevolato nella quotidiana gestione delle registrazioni.

Avere su di un’unica piattaforma l’amministrazione del conto corrente, la fatturazione elettronica attiva e passiva ed il monitoraggio dei flussi di cassa sta diventando sempre di più una step obbligato per aver avere un cruscotto di controllo aziendale sempre aggiornato in tempo reale ed in grado di fornire informazioni utili sui risultati finanziari.

 

  1. Scegli BENE i professionisti di cui circondarti

Abbiamo già parlato sopra, nel punto 4, dell’importanza di un Commercialista e di come scegliere quello giusto.

Valuta l’opportunità di coinvolgere un Avvocato per questioni legali, un esperto in sicurezza sul lavoro per garantire la conformità alle normative, un Ingegnere o un Geometra per progetti strutturali, e un consulente specializzato in Privacy per tutelare i dati della tua azienda.

Ricorda: puoi stimare il costo di un professionista competente con un preventivo dettagliato, ma il prezzo di un professionista incompetente può rivelarsi ben più elevato in termini di rischi e problemi futuri!

 

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[1] Le Società Benefit dalla loro introduzione nel 2016 sono arrivate ad essere circa 400 a fine 2019 e sono aumentate di 9 volte nei 4 anni successivi, raggiungendo il numero di oltre 3600 a fine 2023.