Referendum 2025 – Lavoro ed assunzioni – approfondimento di Claudia Nieto, Consulente del Lavoro

6 Maggio 2025 | Blog

A giugno saremo chiamati a esprimerci su quesiti che riguardano diritti fondamentali sul lavoro.

 

Ecco cosa sapere, riepilogato dalla nostra Consulente del Lavoro partner Dott.ssa Claudia Nieto:

 

1️⃣ Licenziamenti nelle grandi imprese
Il primo quesito riguarda l’abrogazione di alcune disposizioni del Jobs Act, in particolare quelle che hanno eliminato la possibilità del reintegro sul posto di lavoro per i lavoratori licenziati senza giusta causa. Attualmente, in caso di licenziamento illegittimo, al lavoratore spetta solo un risarcimento economico. Con il si tornerebbe alla normativa precedente, che prevedeva – in determinate situazioni – il diritto al reintegro effettivo in azienda, rafforzando così le tutele per i lavoratori.

2️⃣ Indennità per licenziamento nelle piccole imprese
Nelle imprese con meno di 15 dipendenti, oggi la legge stabilisce un tetto massimo di 6 mensilità per l’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato. Il referendum propone di eliminare questo limite, lasciando al giudice la possibilità di valutare caso per caso e di stabilire un risarcimento più proporzionato al danno subito dal lavoratore. Il darebbe quindi maggiore flessibilità e giustizia nei risarcimenti.

3️⃣ Contratti a termine senza causale
Oggi un datore di lavoro può assumere a tempo determinato per un massimo di 12 mesi anche senza indicare una motivazione specifica (la cosiddetta “causale”). Il quesito referendario propone di ripristinare l’obbligo di specificare una motivazione giustificata già dal primo contratto. Con il , si tornerebbe quindi a una maggiore tutela contro l’abuso di contratti precari.

4️⃣ Responsabilità negli appalti
Attualmente, in caso di incidenti o violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, la responsabilità ricade solo sull’appaltatore o sul subappaltatore. Il referendum mira a coinvolgere anche il committente, ossia l’azienda che ha affidato l’appalto, rendendola corresponsabile. Con il , si rafforzerebbe la tutela dei lavoratori lungo tutta la filiera produttiva, incentivando controlli più rigorosi.

5️⃣ Tempi per ottenere la cittadinanza italiana
L’ultimo quesito tocca il tema dell’integrazione. Oggi uno straniero residente legalmente in Italia deve attendere 10 anni prima di poter presentare domanda per ottenere la cittadinanza italiana. Il referendum propone di ridurre questo periodo a 5 anni, allineando l’Italia ad altri paesi europei e rendendo più veloce il percorso di inclusione per chi vive stabilmente sul territorio.

⚖️ Si tratta di tematiche che incidono direttamente sulla vita quotidiana di lavoratori, imprese e cittadini stranieri residenti in Italia. È importante informarsi e votare consapevolmente.

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